Il grande Balletto contemporaneo internazionale al Massimo: Doda, Duato, Kylián

Una foto di scena di "La grande danza"
Dirige l’Orchestra del Teatro Massimo Alessandro Cadario, il corpo di ballo è quello del Teatro Massimo e il balletto dura complessivamente un'ora e 50 minuti compresi i due intervalli.
La prima delle tre coreografie è "Sin lo cual no" dell'albanese Gentian Doda sulle musiche di Joaquín Segade: una coreografia corale, che vede i ballerini passare dall’immobilità forzata alla frenesia, a volte muovendosi insieme come ingranaggi di una gigantesca macchina, a volte chiusi ognuno come in un proprio personale delirio, dove ogni minimo gesto assume importanza fondamentale. La musica di Joaquín Segade, che utilizza anche rumori industriali, accentua la visione di una umanità dominata dalle macchine.
Alle più intellettuali e spiritose risorse dell’umanità, incarnate nel secolo dei lumi e nella musica di Mozart, fa invece allusione "Sechs Tänze" su coreografia, scene e costumi di Jiri Kylián: sono "sei momenti apparentemente privi di senso, impossibilitati a svilupparsi davanti al mondo d’oggi sempre turbato che, per ragioni imprecisate, ciascuno porta dentro di sé”, utilizzando quel “favoloso strumento che è il nostro corpo, così ricco che supera tutte le lingue del mondo".
Con lo spettacolo "La grande danza" il Teatro Massimo partecipa alla Giornata Internazionale della Danza di domenica 29 aprile.
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