L'edificio borghese simbolo del trio liberty: Basile, Ducrot e Gregorietti da scoprire dentro Palazzo Utveggio

Particolare di Palazzo Utveggio a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Nel 1903 il celebre architetto Ernesto Basile riceve l’incarico dall’imprenditore Michele Utveggio di progettare un edificio, da suddividere in appartamenti da affittare, nel quartiere che si andava realizzando al posto dell’Esposizione nazionale del 1891-92 (leggi l'articolo di approfondimento).
Nasce così un palazzo in via XX Settembre, aggiornato stilisticamente al gusto d’Oltralpe, con una facciata ricca di elementi decorativi tipici di quella nuova arte. E Palermo diventerà una delle capitali del Liberty italiano: arredi e modanature ligneee sono della ditta Ducròt, le decorazioni interne sono invece affidate alla bottega di Gregorietti e gli intonaci alla famiglia di stuccatori Li Vigni, capaci tutti di restituire e rendere tangibile la dimensione fantastica che il maestro ha inciso graficamente sulla carta.
Palazzo Utveggio rappresenta uno dei primi esempi di edilizia residenziale condominiale di qualità, concepito per l’attiva borghesia del tempo. Dopo oltre un secolo, grazie alla cooperativa Paideia, l’edificio rinasce come centro d’arte polifunzionale.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
Nel 1903 il celebre architetto Ernesto Basile riceve l’incarico dall’imprenditore Michele Utveggio di progettare un edificio, da suddividere in appartamenti da affittare, nel quartiere che si andava realizzando al posto dell’Esposizione nazionale del 1891-92 (leggi l'articolo di approfondimento).
Nasce così un palazzo in via XX Settembre, aggiornato stilisticamente al gusto d’Oltralpe, con una facciata ricca di elementi decorativi tipici di quella nuova arte. E Palermo diventerà una delle capitali del Liberty italiano: arredi e modanature ligneee sono della ditta Ducròt, le decorazioni interne sono invece affidate alla bottega di Gregorietti e gli intonaci alla famiglia di stuccatori Li Vigni, capaci tutti di restituire e rendere tangibile la dimensione fantastica che il maestro ha inciso graficamente sulla carta.
Palazzo Utveggio rappresenta uno dei primi esempi di edilizia residenziale condominiale di qualità, concepito per l’attiva borghesia del tempo. Dopo oltre un secolo, grazie alla cooperativa Paideia, l’edificio rinasce come centro d’arte polifunzionale.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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