Il debutto di Cefalù per "Le Vie dei Tesori": luoghi e passeggiate in una piccola edizione-gioiello
Vista dalla Rocca di Cefalù
Come ogni anno il festival "Le Vie dei Tesori" regala emozioni e ci fa ammirare meraviglie artistiche che abbiamo sotto gli occhi, ma che spesso ignoriamo.
E quest'anno debutta Cefalù, meta turistica per eccellenza, che viene mostrata in tutto il suo splendore, attraverso percorsi inediti, nei weekend dal 2 al 17 ottobre 2021.
Cefalù è stata abitata da Greci, Arabi, Bizantini, Normanni, è dunque una cittadina ricca di storia e cultura, e non poteva non essere inserita nell'itinerario Unesco. Prende il nome dalla sua Rocca, alta 268 metri, dal greco Kephaloidion e dal latino Cephaloedium, perché ha la forma di una testa (''kefalé'' in greco).
I turisti arrivarono già tre secoli fa, la città era infatti una meta preferita dai rampolli intellettuali delle famiglie abbienti europee per il Gran Tour, viaggio necessario per una formazione culturale completa.
"Le Vie dei Tesori" ci fa scoprire chiese, reperti archeologici, palazzi nobiliari, rovine ellenistiche, e personaggi affascinanti come il barone Mandralisca. Non ci sono solo visite ma anche passeggiate ed esperienze alla scoperta della storia e della natura, il programma è adatto, dunque, alla curiosità e alle attitudini di tutti.
I LUOGHI
Chiesa della SS Trinità al San Domenico
Il pavimento in “lumachella” e l’altare donato da Renzo Piano
È il monumento cultuale più importante dopo l'imponente Duomo. La chiesa ha tre navate, è annessa al convento di San Domenico e si trova alle pendici della Rocca, nel punto più alto del centro storico. Due elementi di grande interesse sono l'altare in pietra di Trani, donato a monsignor Crispino Valenziano dal grande architetto Renzo Piano e il pavimento in ''lumachella'', la pietra sedimentaria preistorica che si ricava dalle cave della Rocca di Cefalù, rendendo la chiesa quasi un'appendice della rocca stessa.
Museo Mandralisca
La collezione del barone Enrico e il dipinto di Antonello
Lasciamo il mondo del sacro per passare a un museo e ai mille interessi del barone Enrico Mandralisca. Nel palazzo nobiliare dei Pirajno di Mandralisca, è esposta la collezione del barone Enrico, che lasciò il suo patrimonio alla città di Cefalù. Vi si trovano opere d’arte, reperti archeologici, conchiglie, monete, oggetti rari e preziosi.
Un vero e proprio paradiso per gli appassionati di letteratura e di libri antichi: sono presenti infatti antichi manoscritti, rari incunaboli e cinquecentine, tra cui l’edizione della Divina Commedia commentata da Cristoforo Landino (1529). Nella cappella si trovano rare icone di scuola cretese-bizantina e, dulcis in fundo, nel museo è custodito il ''Ritratto d'uomo'' di Antonello Da Messina, il capolavoro definito ''la Gioconda siciliana''.
Parco archeologico – naturalistico della Rocca
Lasciamo il museo per immergerci in un sito archeologico, le sorprese non finiscono.
Si tratta del parco archeologico-naturalistico della Rocca, il cui etimo, Kepha, ha dato il toponimo alla cittadina. Il sito è immerso in una rigogliosa vegetazione, tra asfodelo, ferula, cavolo selvatico, asparago; il percorso attraversa magazzini, forni, cisterne, e, come accade spesso in Sicilia, si passa dal sacro al profano: dalla chiesa di Sant’Anna al tempio di Diana, una struttura megalitica del IX secolo a. C., connessa al culto dell’acqua.
Una volta giunti in vetta, si potranno invece ammirare i ruderi del castello di epoca federiciana e durante la discesa si passerà accanto alle mura di fortificazione che circondano l’intero complesso.
Sito archeologico della strada ellenistico-romana
Un tempo Cefalù si chiamava Kephaloidion
All'interno della struttura architettonica chiamata Corte delle Stelle, si trova un sito archeologico con i resti di una strada di epoca ellenistico-romana (datata, nella fase più recente, intorno al I secolo dopo Cristo) che testimonia l'esistenza del phrourion (fortezza) dell'antica Kephaloidion, sorto in riva al mare dopo la sconfitta di Himera. Dopo la fase ellenistico-romana Cefalù subì la dominazione bizantina e quella araba. Grazie a questi ritrovamenti eterogenei Cefalù si presenta come una realtà stratificata, con stili architettonici diversi che la rendono unica al mondo.
PASSEGGIATE
L’antica fortezza (phrourion) di Kephaloidion affacciata sul mare
Si continua con le passeggiate e un tour all'aria aperta attraverso la storia, tra vie e vicoli, per immergersi nelle diverse tradizioni che hanno attraversato la cittadina.
Si parte dal quartiere ebraico della Giudecca, dove si erge la megalitica Postierla, una porta di accesso alla scogliera, luogo dove almeno una volta nella vita bisogna scattare una foto; poi si costeggia il Molo Vecchio dei pescatori, set di ''Nuovo Cinema Paradiso'', uno dei posti più romantici del mondo, e si chiude con la visita del suggestivo quartiere normanno.
ESPERIENZE
L’Opera dei pupi, scontro tra cristiani e saraceni
Proprio per non farci mancare nessuna sfaccettatura dell'animo siciliano, in una sala del museo Mandralisca combatteranno cristiani e saraceni, splenderanno le armature. La battaglia è messa in scena dall’Officina artistica Roncisvalle, fondata da Giuseppe Quolantoni e Angelo Sicilia, per
rilanciare l’antica arte dei pupi siciliani. Inoltre si potrà visitare la collezione permanente e si potrà assistere a uno spettacolo tradizionale di Opera dei Pupi.
Serra Guarneri
Una gita tra i sentieri del piccolo borgo di pietra totalmente immerso in un bosco mediterraneo nel Parco delle Madonie, con un panorama mozzafiato, rocce rosse e un mare cristallino all'orizzonte.
L'associazione Palma Nana organizza una visita accompagnata dagli abitanti del borgo e una passeggiata guidata attraverso i sentieri, tra racconti, leggende e antiche tradizioni. Una vera e propria immersione nella natura, con attività sensoriali.
Non resta che prenotare al più presto le visite (azione consigliata quest'anno), e scoprire una Cefalù inedita e affascinante.
Potete consultare l'elenco completo del luoghi aperti e delle attività in programma sula pagina dedicata a Cefalù sul sito de "Le Vie dei Tesori".
E quest'anno debutta Cefalù, meta turistica per eccellenza, che viene mostrata in tutto il suo splendore, attraverso percorsi inediti, nei weekend dal 2 al 17 ottobre 2021.
Cefalù è stata abitata da Greci, Arabi, Bizantini, Normanni, è dunque una cittadina ricca di storia e cultura, e non poteva non essere inserita nell'itinerario Unesco. Prende il nome dalla sua Rocca, alta 268 metri, dal greco Kephaloidion e dal latino Cephaloedium, perché ha la forma di una testa (''kefalé'' in greco).
I turisti arrivarono già tre secoli fa, la città era infatti una meta preferita dai rampolli intellettuali delle famiglie abbienti europee per il Gran Tour, viaggio necessario per una formazione culturale completa.
"Le Vie dei Tesori" ci fa scoprire chiese, reperti archeologici, palazzi nobiliari, rovine ellenistiche, e personaggi affascinanti come il barone Mandralisca. Non ci sono solo visite ma anche passeggiate ed esperienze alla scoperta della storia e della natura, il programma è adatto, dunque, alla curiosità e alle attitudini di tutti.
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Andiamo per ordine. I LUOGHI
Chiesa della SS Trinità al San Domenico
Il pavimento in “lumachella” e l’altare donato da Renzo Piano
È il monumento cultuale più importante dopo l'imponente Duomo. La chiesa ha tre navate, è annessa al convento di San Domenico e si trova alle pendici della Rocca, nel punto più alto del centro storico. Due elementi di grande interesse sono l'altare in pietra di Trani, donato a monsignor Crispino Valenziano dal grande architetto Renzo Piano e il pavimento in ''lumachella'', la pietra sedimentaria preistorica che si ricava dalle cave della Rocca di Cefalù, rendendo la chiesa quasi un'appendice della rocca stessa.
Museo Mandralisca
La collezione del barone Enrico e il dipinto di Antonello
Lasciamo il mondo del sacro per passare a un museo e ai mille interessi del barone Enrico Mandralisca. Nel palazzo nobiliare dei Pirajno di Mandralisca, è esposta la collezione del barone Enrico, che lasciò il suo patrimonio alla città di Cefalù. Vi si trovano opere d’arte, reperti archeologici, conchiglie, monete, oggetti rari e preziosi.
Un vero e proprio paradiso per gli appassionati di letteratura e di libri antichi: sono presenti infatti antichi manoscritti, rari incunaboli e cinquecentine, tra cui l’edizione della Divina Commedia commentata da Cristoforo Landino (1529). Nella cappella si trovano rare icone di scuola cretese-bizantina e, dulcis in fundo, nel museo è custodito il ''Ritratto d'uomo'' di Antonello Da Messina, il capolavoro definito ''la Gioconda siciliana''.
Parco archeologico – naturalistico della Rocca
Lasciamo il museo per immergerci in un sito archeologico, le sorprese non finiscono.
Si tratta del parco archeologico-naturalistico della Rocca, il cui etimo, Kepha, ha dato il toponimo alla cittadina. Il sito è immerso in una rigogliosa vegetazione, tra asfodelo, ferula, cavolo selvatico, asparago; il percorso attraversa magazzini, forni, cisterne, e, come accade spesso in Sicilia, si passa dal sacro al profano: dalla chiesa di Sant’Anna al tempio di Diana, una struttura megalitica del IX secolo a. C., connessa al culto dell’acqua.
Una volta giunti in vetta, si potranno invece ammirare i ruderi del castello di epoca federiciana e durante la discesa si passerà accanto alle mura di fortificazione che circondano l’intero complesso.
Sito archeologico della strada ellenistico-romana
Un tempo Cefalù si chiamava Kephaloidion
All'interno della struttura architettonica chiamata Corte delle Stelle, si trova un sito archeologico con i resti di una strada di epoca ellenistico-romana (datata, nella fase più recente, intorno al I secolo dopo Cristo) che testimonia l'esistenza del phrourion (fortezza) dell'antica Kephaloidion, sorto in riva al mare dopo la sconfitta di Himera. Dopo la fase ellenistico-romana Cefalù subì la dominazione bizantina e quella araba. Grazie a questi ritrovamenti eterogenei Cefalù si presenta come una realtà stratificata, con stili architettonici diversi che la rendono unica al mondo.
PASSEGGIATE
L’antica fortezza (phrourion) di Kephaloidion affacciata sul mare
Si continua con le passeggiate e un tour all'aria aperta attraverso la storia, tra vie e vicoli, per immergersi nelle diverse tradizioni che hanno attraversato la cittadina.
Si parte dal quartiere ebraico della Giudecca, dove si erge la megalitica Postierla, una porta di accesso alla scogliera, luogo dove almeno una volta nella vita bisogna scattare una foto; poi si costeggia il Molo Vecchio dei pescatori, set di ''Nuovo Cinema Paradiso'', uno dei posti più romantici del mondo, e si chiude con la visita del suggestivo quartiere normanno.
ESPERIENZE
L’Opera dei pupi, scontro tra cristiani e saraceni
Proprio per non farci mancare nessuna sfaccettatura dell'animo siciliano, in una sala del museo Mandralisca combatteranno cristiani e saraceni, splenderanno le armature. La battaglia è messa in scena dall’Officina artistica Roncisvalle, fondata da Giuseppe Quolantoni e Angelo Sicilia, per
rilanciare l’antica arte dei pupi siciliani. Inoltre si potrà visitare la collezione permanente e si potrà assistere a uno spettacolo tradizionale di Opera dei Pupi.
Serra Guarneri
Una gita tra i sentieri del piccolo borgo di pietra totalmente immerso in un bosco mediterraneo nel Parco delle Madonie, con un panorama mozzafiato, rocce rosse e un mare cristallino all'orizzonte.
L'associazione Palma Nana organizza una visita accompagnata dagli abitanti del borgo e una passeggiata guidata attraverso i sentieri, tra racconti, leggende e antiche tradizioni. Una vera e propria immersione nella natura, con attività sensoriali.
Non resta che prenotare al più presto le visite (azione consigliata quest'anno), e scoprire una Cefalù inedita e affascinante.
Potete consultare l'elenco completo del luoghi aperti e delle attività in programma sula pagina dedicata a Cefalù sul sito de "Le Vie dei Tesori".
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