Il convento che i Francescani non vollero mai abbandonare: apre alle visite la chiesa e il chiostro di San Biagio ad Acireale

Chiesa del convento di San Biagio ad Acireaale
Campanili, palazzi nobiliari, aree archeologiche, chiese nascoste e cripte affrescate: a Marsala approda la manifestazione "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre (leggi l'articolo di approfondimento). Una città che va scoperta dai cunicoli alle terrazze sul mare, fino a musei inediti con le loro collezioni.
Apre al pubblico eccezionalmente lo spettacolare chiostro della chiesa di San Biagio, al centro del quale c’è ancora l’antica cisterna che serviva a raccogliere l’acqua per il convento dei Frati Minori. Il chiostro è ricco di affreschi pagati dalle più importanti famiglie acesi del tempo, come dicono le iscrizioni che li sovrastano e che descrivono i miracoli più noti della vita di San Francesco.
I frati giunsero ad Acireale intorno al 1600 e presero possesso del terreno accanto alla chiesa per edificare la Casa. Nulla poté il terremoto che rase al suolo il convento, né la soppressione degli ordini religiosi con il conseguente passaggio delle proprietà al Demanio: i Francescani sono sempre ritornati a San Biagio.
La chiesa ha un impianto a navata unica e un vestibolo con una copertura seicentesca a cassettoni. Conserva tele di Alessandro Vasta, Baldassare Grasso, Giacinto Platania; e una statua di legno dell’Immacolata della scuola del Bernini del 1674.
Ad Acireale sono 10 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo ad Acireale, al costo di 25 euro.
Apre al pubblico eccezionalmente lo spettacolare chiostro della chiesa di San Biagio, al centro del quale c’è ancora l’antica cisterna che serviva a raccogliere l’acqua per il convento dei Frati Minori. Il chiostro è ricco di affreschi pagati dalle più importanti famiglie acesi del tempo, come dicono le iscrizioni che li sovrastano e che descrivono i miracoli più noti della vita di San Francesco.
I frati giunsero ad Acireale intorno al 1600 e presero possesso del terreno accanto alla chiesa per edificare la Casa. Nulla poté il terremoto che rase al suolo il convento, né la soppressione degli ordini religiosi con il conseguente passaggio delle proprietà al Demanio: i Francescani sono sempre ritornati a San Biagio.
La chiesa ha un impianto a navata unica e un vestibolo con una copertura seicentesca a cassettoni. Conserva tele di Alessandro Vasta, Baldassare Grasso, Giacinto Platania; e una statua di legno dell’Immacolata della scuola del Bernini del 1674.
Ad Acireale sono 10 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo ad Acireale, al costo di 25 euro.
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