Il complesso benedettino con i chiostri e gli ipogei: visite al Monastero di San Placido Calonerò di Messina

Monastero San Placido Calonerò di Messina
Era l’ottobre del 1535 quando l’imperatore Carlo V, reduce da Tunisi, prima di entrare a Messina sostò a San Placido Calonerò, ma le origini del complesso benedettino sono molto più antiche. Le pietre parlano ancora, con i due splendidi chiostri manieristi voluti per festeggiare il ritrovamento nel 1588 delle reliquie del martire San Placido.
Le origini si rifanno al 1361 nel vicino cenobio di San Placido in Silvis detto “il Vecchio” per poi passare nell’attuale sede dal 1394 grazie alla donazione del Castello dei Vinciguerra. Studi recenti lo indicano costruito sui resti dell’antica Villa romana di Santa Melania, dove fu sepolto Rufino di Aquileia.
Enigmatici i vasti ambienti ipogeici, che corrono nel sottosuolo, come pure la piccola Cuba nel giardino a sud del monastero. Da fine ‘800 è sede di una scuola agraria ancora attiva.
A Messina sono 26 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è parzialemente accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo a Messina, al costo di 25 euro.
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