Il barocco sontuoso nella dimora da record: alla scoperta di Palazzo Sant'Elia a Palermo

Palazzo Sant'Elia a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
La magnifica corte interna e lo scalone doppio di marmo danno il benvenuto nello sfarzoso Palazzo Sant’Elia. Con i suoi oltre 75 metri di prospetto e gli eleganti balconi a petto d’oca su via Maqueda, rappresenta una delle dimore barocche più grandi e prestigiose della città.
Il Palazzo assunse l’attuale configurazione dopo il 1756, in seguito alla decisione di Giovanbattista Celestri e Grimaldi di Santa Croce di ampliarlo in direzione della “Strada nuova”, l’odierna via Maqueda. Diventò anche sede del Senato, ma fu danneggiato dal terremoto del 1823.
I Trigona di Sant’Elia mantennero la proprietà fino al 1920. Dopo aver subìto, per decenni, atti di saccheggio e vandalismo, nel 1984 il Palazzo è stato acquistato dall’allora Provincia regionale di Palermo, che lo ha restaurato. Dal 2013 è concesso in uso alla Fondazione Sant’Elia per esposizioni museali ed eventi culturali.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
La magnifica corte interna e lo scalone doppio di marmo danno il benvenuto nello sfarzoso Palazzo Sant’Elia. Con i suoi oltre 75 metri di prospetto e gli eleganti balconi a petto d’oca su via Maqueda, rappresenta una delle dimore barocche più grandi e prestigiose della città.
Il Palazzo assunse l’attuale configurazione dopo il 1756, in seguito alla decisione di Giovanbattista Celestri e Grimaldi di Santa Croce di ampliarlo in direzione della “Strada nuova”, l’odierna via Maqueda. Diventò anche sede del Senato, ma fu danneggiato dal terremoto del 1823.
I Trigona di Sant’Elia mantennero la proprietà fino al 1920. Dopo aver subìto, per decenni, atti di saccheggio e vandalismo, nel 1984 il Palazzo è stato acquistato dall’allora Provincia regionale di Palermo, che lo ha restaurato. Dal 2013 è concesso in uso alla Fondazione Sant’Elia per esposizioni museali ed eventi culturali.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
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