I luoghi aperti con le "Giornate FAI di Primavera": 7 visite straordinarie a Palermo
Il Miqveh nell'atrio di Palazzo Marchesi a Palermo
Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano anche a Palermo le "Giornate FAI di Primavera", il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Sono sette a Palermo e in provincia e 64 in tutta la Sicilia i luoghi visitabili - alcuni anche in via straordinaria - a contributo libero, nelle due giornate, grazie ai volontari delle 9 Delegazioni siciliane e ai Gruppi FAI attivi sui diversi territori siciliani.
Ecco i monumenti e i luoghi visitabili a Palermo e provincia.
Villa Belmonte
Realizzata agli inizi dell'Ottocento in stile neoclassico per volere di Giuseppe Ventimiglia, principe di Belmonte, è stata dichiarata monumento nazionale dal 1949. Occupa una superficie di circa 600 metri quadrati e si sviluppa su tre elevazioni.
Dopo il recupero e restauro voluto dalla Regione Siciliana, dal mese scorso è la nuova sede del Consiglio di Giustizia Amministrativa. In occasione delle Giornate Fai di Primavera, Villa Belmonte verrà eccezionalmente aperta al pubblico per la prima volta.
Chiesa di San Crispino e Crispiniano
La chiesa si trova all'interno dell'ex quartiere ebraico, caratterizzato da un fitto dedalo di viuzze e da piccole differenze altimetriche dovute alla presenza dell'alveo del fiume Kemonia che scorreva nei pressi. Per tale motivo la zona era ricca di ingrottati e già da tempo luogo di culto, infatti, tra il IX ed il XII secolo, furono edificate tutte una serie di chiese, tra cui la badia di S. Maria della Grotta. Qui i Padri Gesuiti, giunti a Palermo nel 1547 al seguito del viceré Giovanni Vega, fondarono la Casa Professa dell'Ordine Gesuita con annessa chiesa del Gesù.
La chiesa, facente parte delle quattro vicine tra loro, esistenti nei pressi di Ballarò, ovvero San Michele, SS. Cosma e Damiano, Santa Maria della Grotta (oggi Casa Professa), nasce col nome di San Leonardo e risale al 1149.Nel 1620,vi si trasferì la confraternita dei Calzolai che vi si trasferì. Il 27 settembre 1620 e prese il titolo attuale dai due santi protettori dei calzolai. La chiesa ha subito numerosi danni durante i bombardamenti del 1943. Nel 2013 è stato concluso un amplio restauro, a cura del comune di Palermo. Oggi l'interno della Chiesa è utilizzato come spazio museale dove esporre le collezioni di proprietà della Biblioteca Comunale.
Orari: sabato 23 e domenica 24, dalle ore 10.00 alle 17:00 (ultimo ingresso 16:30).
Chiesa di San Michele Arcangelo
La chiesa si trova all'interno dell'ex quartiere ebraico, caratterizzato da un dedalo di viuzze e da differenze altimetriche dovute alla presenza dell'alveo del fiume Kemonia che scorreva nei pressi. Per tale motivo la zona era ricca di ingrottati e già da tempo luogo di culto, infatti, tra il IX ed il XII secolo, furono edificate tutte una serie di chiese, tra cui la badia di S. Maria della Grotta. Qui i Padri Gesuiti, giunti a Palermo nel 1547 al seguito del viceré Giovanni Vega, fondarono la Casa Professa dell'Ordine Gesuita con annessa chiesa del Gesù.
La fondazione della chiesa risale dal XII secolo. Nell'area sussiste una fitta rete di grotte dove in epoca imperiale trovarono rifugio e protezione i primi fedeli cristiani per sfuggire alle persecuzioni. In epoca araba in molti di questi ambienti ipogei furono ricavati bagni termali o sepolture di cadaveri. Nel 1306 è documentata la fondazione della Confraternita di San Michele de' Indulciis (Indulcis è il nome della contrada). S. Michele è il protettore dei protettori, l'arcangelo guerriero, principe delle milizie celesti, avversario di Satana e degli angeli che si erano ribellati a Dio.La chiesa fu riedificata completamente nel corso del XVI secolo. A partire dal 1866 è adibita quale ambiente di servizio dell'attigua biblioteca comunale.
Orari: sabato 23 e domenica 24, dalle ore 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso 16.30).
PALERMO
Carceri e rifugio di Palazzo Marchesi
Nel cuore dell'antico quartiere dell'Albergheria, nei pressi del mercato di Ballarò e Casa Professa, in piazza SS. Quaranta Martiri al Casalotto sorge Palazzo Marchesi.
La dimora tardo-quattrocentesca, a causa delle continue trasformazioni durante i secoli è attualmente nascosta da costruzioni di epoche successive. Ancora oggi però sono visibili numerosi elementi del suo impianto originario come il patio d'ingresso con un bel loggiato di architettura gotico-catalana e la bellissima torre merlata sulla quale nel 1731 venne innalzato il campanile tardo barocco della vicina chiesa del Gesù.
Per la prima volta, in questa occasione è possibile visitare le carceri e il rifugio antiaereo di Palazzo Marchesi.
Nel piano sottostante il palazzo vi è l'ingresso ai due singolari sotterranei scavati come camera dello scirocco, ossia come luogo di refrigerio dai nobili contro le torride estati. Si tratta dei locali un tempo utilizzati nel XV secolo come carceri dell'inquisizione e come rifugi antiaerei durante la seconda Guerra.
Orari: sabato 23 e domenica 24, dalle ore 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso 16.30).
Museo Gemmellaro
Il Museo di Geologia e Paleontologia G.G. Gemmellaro si trova nel quartiere Albergheria, centro storico di Palermo. Confina con il colorato e pittoresco mercato popolare di Ballarò, che è il più antico della città. A poche decine di metri di distanza si trova la Chiesa di San Francesco Saverio, esempio di Barocco Siciliano e dotata di una panoramica torre campanaria. A poche centinaia di metri si trova la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, che con le sue tipiche cupole emisferiche rappresenta un tipico esempio dello stile arabo in Sicilia.
Il Museo Gemmellaro custodisce oltre 600 mila reperti. Il suo patrimonio proviene dalle campagne di scavo dei docenti universitari, da donazioni e da acquisizioni e scambi con altri istituti. Sin dalla fine dell'800, il museo ha avuto un ruolo di grande rilevanza all'interno della comunità geologica e paleontologica internazionale, per l'unicità delle sue collezioni.
Orari: sabato 23 e domenica 24, dalle ore 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.00).
RAI - Sede regionale
La Rai in Sicilia ha due insediamenti, il principale a Palermo, il secondo, non meno importante per i compiti svolti, a Catania. Si tratta di una sede che ha un ruolo centrale nell'ambito dell'informazione considerato il rilievo che l'isola ha per ragioni storiche e demografiche e per le vicende che l'hanno vista protagonista negli ambiti politici e di cronaca.
L'apertura nelle Giornate FAI prevede la visita guidata attraverso gli ambienti dedicati alla produzione tv con uno studio televisivo, una regia video e 6 salette di montaggio, alla produzione radio, si visiteranno le 3 salette radiofoniche destinati al Giornale Radio e alle trasmissioni.
Inoltre, la sede di viale Strasburgo è dotata di un ulteriore spazio "prezioso": un Auditorium, con relativa regia per riprese audio di concerti ed eventi con presenza di pubblico fino a cento persone. Altro spazio prezioso della Sede è la sua Teca immagini.
La quantità di produzione di cronaca ma anche l'imponente archivio (video e audio) dell'ex Struttura di programmazione e della redazione internazionale di Mediterraneo e Raimed, fanno della Sicilia uno degli archivi più importanti della Rai. Ed infine, la stanza del maxiprocesso: una stanza che raccoglie tutte le circa 1300 ore di riprese di tutte le 349 giornate di udienze, filmate per intero e in esclusiva dalla Rai, dal 10 febbraio 1986 al 16 dicembre 1987.
Orari: Sabato 23 e domenica 24, dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00).
Chiesa di Sant'Alessandro di Comana
La chiesa di Sant'Alessandro di Comana si trova nel quartiere Castellamare, subito a ridosso della via Francesco Crispi, asse viario principale che costeggia la via del porto.
Il piccolo edificio, un po' rialzato rispetto al piano stradale appare subito a destra, in via S. Alessandro, dopo la rotonda di piazza Tredici Vittime, lungo la strada che porta verso Piazza Valverde. La visita della chiesa di Sant'Alessandro durante le giornate Fai di Primavera consentirà al visitatore di apprezzare, dopo un restauro efficace e sobrio, la presenza storica di un monumento legato alle antiche Confraternite di arti e mestieri che caratterizzarono la vita economica e sociale del Settecento Palermitano.
Il valore aggiunto sarà dato dall'incontro del visitatore con la comunità ortodossa della Diocesi di Mosca, testimone di una politica di accoglienza ormai consueta nella nostra città.
La visita della chiesa di Sant'Alessandro durante le giornate Fai di Primavera consente al visitatore di apprezzare, dopo un restauro efficace e sobrio, la presenza storica di un monumento legato alle antiche Confraternite di arti e mestieri che caratterizzarono la vita economica e sociale del Settecento Palermitano.
Il valore aggiunto sarà dato dall'incontro del visitatore con la comunità ortodossa della Diocesi di Mosca, testimone di una politica di accoglienza ormai consueta nella nostra città.
Orari: Sabato 23, dalle ore 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17:30) e domenica 24, dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17:30).
CARINI
Chiesa di San Vito
La Chiesa di San Vito, luogo chiuso da vari decenni ma di fondamentale importanza per l'identica e la memoria storica della comunità carinese, si trova a ridosso della centralissima piazza Duomo, lungo la direttrice di una delle vie che un tempo permetteva l'accesso all'antico centro abitato di Carini. Praticamente sorge a qualche centinaio di metri dal castello medioevale La Grua Talamanca, meglio noto come il Castello della Baronessa di Carini.
La visita della chiesa di San Vito sarà un'occasione unica per esplorare un luogo ormai chiuso da molti decenni, ma fondamentale per la ricostruzione dell'identica e la memoria storica della comunità carinese. Nel corso della visita sarà illustrato come la genesi e l'evoluzione di questo monumento, rispecchino in modo fedele cambiamenti, storici, culturali, religiosi e politici che hanno interessato nell'arco di cinque secoli la vita della città di Carini.
Orari: Sabato e domenica, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30
Chiesa di Santa Maria Odigitria
La piccolissima chiesetta dedicata a Santa Maria Odigitria che rappresenta una dei più antichi attributi mariani venerati in Sicilia, si trova a circa 400 metri a sud della centralissima piazza Duomo.
L'edificio è situato alla base di un piccolo promontorio, un tempo del tutto isolato rispetto al centro abitato, sulla cui sommità si trovano un insediamento monastico e la chiesa di Santa Maria degli Angeli, luoghi a lungo animati dalla spiritualità dei padri Cappuccini.a visita alla chiesa di Santa Maria Odigitria è l'occasione per conoscere alcuni gioielli nascosti e difficilmente visitabili di arte pittorica siciliana e darà la possibilità di fare un tuffo in un passato remoto in cui l'esperienza religiosa era vissuta all'insegna di una spiritualità semplice e profonda.
BAGHERIA
A partire dalla seconda metà del ‘600, la piana della Bagaria, così come la Piana dei Colli ed altri territori circostanti la città di Palermo, allora capitale del Regno di Sicilia, sorgono numerose Ville, quali residenze stagionali, dei nobili siciliani già proprietari di Ville in Città, funzionali, anche alla gestione dei fiorenti fondi, che fornivano alla Città prodotti agricoli.
Il complesso di Villa Cattolica fu fatto edificare nel 1736 dal Principe di Cattolica Francesco Bonanno.
Sarà aperta al pubblico la Stanza dello Scirocco, poco nota ai più. È prevista la presenza dello scultore Vincenzo Gennaro. Gli iscritti FAI, inclusi coloro che effettueranno l'iscrizione nelle stesse giornate, potranno ascoltare dal vivo alcuni Canti dei Carrettieri e, potranno fare una visita virtuale alle più note Ville della Città.
Orari: sabato 23 dalle ore 9.30 alle 13.00 e domenica 24, dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 17.30.
CASTELBUONO
Castello dei Ventimiglia
Sabato 23 e domenica 24 marzo dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30)
Chiesa dell'Itria
Sabato 23 dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Domenica 24, dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Chiesa di San Francesco
Sabato 23 dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Domenica 24, dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Matrice vecchia
Sabato 23 dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Domenica 24, dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Museo naturalistico Francesco Minà Palumbo
Sabato 23 dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Domenica 24, dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30)
Sono sette a Palermo e in provincia e 64 in tutta la Sicilia i luoghi visitabili - alcuni anche in via straordinaria - a contributo libero, nelle due giornate, grazie ai volontari delle 9 Delegazioni siciliane e ai Gruppi FAI attivi sui diversi territori siciliani.
Ecco i monumenti e i luoghi visitabili a Palermo e provincia.
Villa Belmonte
Realizzata agli inizi dell'Ottocento in stile neoclassico per volere di Giuseppe Ventimiglia, principe di Belmonte, è stata dichiarata monumento nazionale dal 1949. Occupa una superficie di circa 600 metri quadrati e si sviluppa su tre elevazioni.
Dopo il recupero e restauro voluto dalla Regione Siciliana, dal mese scorso è la nuova sede del Consiglio di Giustizia Amministrativa. In occasione delle Giornate Fai di Primavera, Villa Belmonte verrà eccezionalmente aperta al pubblico per la prima volta.
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Orari: Sabato 23 e domenica 24, dalle ore 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17:30). Chiesa di San Crispino e Crispiniano
La chiesa si trova all'interno dell'ex quartiere ebraico, caratterizzato da un fitto dedalo di viuzze e da piccole differenze altimetriche dovute alla presenza dell'alveo del fiume Kemonia che scorreva nei pressi. Per tale motivo la zona era ricca di ingrottati e già da tempo luogo di culto, infatti, tra il IX ed il XII secolo, furono edificate tutte una serie di chiese, tra cui la badia di S. Maria della Grotta. Qui i Padri Gesuiti, giunti a Palermo nel 1547 al seguito del viceré Giovanni Vega, fondarono la Casa Professa dell'Ordine Gesuita con annessa chiesa del Gesù.
La chiesa, facente parte delle quattro vicine tra loro, esistenti nei pressi di Ballarò, ovvero San Michele, SS. Cosma e Damiano, Santa Maria della Grotta (oggi Casa Professa), nasce col nome di San Leonardo e risale al 1149.Nel 1620,vi si trasferì la confraternita dei Calzolai che vi si trasferì. Il 27 settembre 1620 e prese il titolo attuale dai due santi protettori dei calzolai. La chiesa ha subito numerosi danni durante i bombardamenti del 1943. Nel 2013 è stato concluso un amplio restauro, a cura del comune di Palermo. Oggi l'interno della Chiesa è utilizzato come spazio museale dove esporre le collezioni di proprietà della Biblioteca Comunale.
Orari: sabato 23 e domenica 24, dalle ore 10.00 alle 17:00 (ultimo ingresso 16:30).
Chiesa di San Michele Arcangelo
La chiesa si trova all'interno dell'ex quartiere ebraico, caratterizzato da un dedalo di viuzze e da differenze altimetriche dovute alla presenza dell'alveo del fiume Kemonia che scorreva nei pressi. Per tale motivo la zona era ricca di ingrottati e già da tempo luogo di culto, infatti, tra il IX ed il XII secolo, furono edificate tutte una serie di chiese, tra cui la badia di S. Maria della Grotta. Qui i Padri Gesuiti, giunti a Palermo nel 1547 al seguito del viceré Giovanni Vega, fondarono la Casa Professa dell'Ordine Gesuita con annessa chiesa del Gesù.
La fondazione della chiesa risale dal XII secolo. Nell'area sussiste una fitta rete di grotte dove in epoca imperiale trovarono rifugio e protezione i primi fedeli cristiani per sfuggire alle persecuzioni. In epoca araba in molti di questi ambienti ipogei furono ricavati bagni termali o sepolture di cadaveri. Nel 1306 è documentata la fondazione della Confraternita di San Michele de' Indulciis (Indulcis è il nome della contrada). S. Michele è il protettore dei protettori, l'arcangelo guerriero, principe delle milizie celesti, avversario di Satana e degli angeli che si erano ribellati a Dio.La chiesa fu riedificata completamente nel corso del XVI secolo. A partire dal 1866 è adibita quale ambiente di servizio dell'attigua biblioteca comunale.
Orari: sabato 23 e domenica 24, dalle ore 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso 16.30).
PALERMO
Carceri e rifugio di Palazzo Marchesi
Nel cuore dell'antico quartiere dell'Albergheria, nei pressi del mercato di Ballarò e Casa Professa, in piazza SS. Quaranta Martiri al Casalotto sorge Palazzo Marchesi.
La dimora tardo-quattrocentesca, a causa delle continue trasformazioni durante i secoli è attualmente nascosta da costruzioni di epoche successive. Ancora oggi però sono visibili numerosi elementi del suo impianto originario come il patio d'ingresso con un bel loggiato di architettura gotico-catalana e la bellissima torre merlata sulla quale nel 1731 venne innalzato il campanile tardo barocco della vicina chiesa del Gesù.
Per la prima volta, in questa occasione è possibile visitare le carceri e il rifugio antiaereo di Palazzo Marchesi.
Nel piano sottostante il palazzo vi è l'ingresso ai due singolari sotterranei scavati come camera dello scirocco, ossia come luogo di refrigerio dai nobili contro le torride estati. Si tratta dei locali un tempo utilizzati nel XV secolo come carceri dell'inquisizione e come rifugi antiaerei durante la seconda Guerra.
Orari: sabato 23 e domenica 24, dalle ore 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso 16.30).
Museo Gemmellaro
Il Museo di Geologia e Paleontologia G.G. Gemmellaro si trova nel quartiere Albergheria, centro storico di Palermo. Confina con il colorato e pittoresco mercato popolare di Ballarò, che è il più antico della città. A poche decine di metri di distanza si trova la Chiesa di San Francesco Saverio, esempio di Barocco Siciliano e dotata di una panoramica torre campanaria. A poche centinaia di metri si trova la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, che con le sue tipiche cupole emisferiche rappresenta un tipico esempio dello stile arabo in Sicilia.
Il Museo Gemmellaro custodisce oltre 600 mila reperti. Il suo patrimonio proviene dalle campagne di scavo dei docenti universitari, da donazioni e da acquisizioni e scambi con altri istituti. Sin dalla fine dell'800, il museo ha avuto un ruolo di grande rilevanza all'interno della comunità geologica e paleontologica internazionale, per l'unicità delle sue collezioni.
Orari: sabato 23 e domenica 24, dalle ore 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.00).
RAI - Sede regionale
La Rai in Sicilia ha due insediamenti, il principale a Palermo, il secondo, non meno importante per i compiti svolti, a Catania. Si tratta di una sede che ha un ruolo centrale nell'ambito dell'informazione considerato il rilievo che l'isola ha per ragioni storiche e demografiche e per le vicende che l'hanno vista protagonista negli ambiti politici e di cronaca.
L'apertura nelle Giornate FAI prevede la visita guidata attraverso gli ambienti dedicati alla produzione tv con uno studio televisivo, una regia video e 6 salette di montaggio, alla produzione radio, si visiteranno le 3 salette radiofoniche destinati al Giornale Radio e alle trasmissioni.
Inoltre, la sede di viale Strasburgo è dotata di un ulteriore spazio "prezioso": un Auditorium, con relativa regia per riprese audio di concerti ed eventi con presenza di pubblico fino a cento persone. Altro spazio prezioso della Sede è la sua Teca immagini.
La quantità di produzione di cronaca ma anche l'imponente archivio (video e audio) dell'ex Struttura di programmazione e della redazione internazionale di Mediterraneo e Raimed, fanno della Sicilia uno degli archivi più importanti della Rai. Ed infine, la stanza del maxiprocesso: una stanza che raccoglie tutte le circa 1300 ore di riprese di tutte le 349 giornate di udienze, filmate per intero e in esclusiva dalla Rai, dal 10 febbraio 1986 al 16 dicembre 1987.
Orari: Sabato 23 e domenica 24, dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00).
Chiesa di Sant'Alessandro di Comana
La chiesa di Sant'Alessandro di Comana si trova nel quartiere Castellamare, subito a ridosso della via Francesco Crispi, asse viario principale che costeggia la via del porto.
Il piccolo edificio, un po' rialzato rispetto al piano stradale appare subito a destra, in via S. Alessandro, dopo la rotonda di piazza Tredici Vittime, lungo la strada che porta verso Piazza Valverde. La visita della chiesa di Sant'Alessandro durante le giornate Fai di Primavera consentirà al visitatore di apprezzare, dopo un restauro efficace e sobrio, la presenza storica di un monumento legato alle antiche Confraternite di arti e mestieri che caratterizzarono la vita economica e sociale del Settecento Palermitano.
Il valore aggiunto sarà dato dall'incontro del visitatore con la comunità ortodossa della Diocesi di Mosca, testimone di una politica di accoglienza ormai consueta nella nostra città.
La visita della chiesa di Sant'Alessandro durante le giornate Fai di Primavera consente al visitatore di apprezzare, dopo un restauro efficace e sobrio, la presenza storica di un monumento legato alle antiche Confraternite di arti e mestieri che caratterizzarono la vita economica e sociale del Settecento Palermitano.
Il valore aggiunto sarà dato dall'incontro del visitatore con la comunità ortodossa della Diocesi di Mosca, testimone di una politica di accoglienza ormai consueta nella nostra città.
Orari: Sabato 23, dalle ore 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17:30) e domenica 24, dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17:30).
CARINI
Chiesa di San Vito
La Chiesa di San Vito, luogo chiuso da vari decenni ma di fondamentale importanza per l'identica e la memoria storica della comunità carinese, si trova a ridosso della centralissima piazza Duomo, lungo la direttrice di una delle vie che un tempo permetteva l'accesso all'antico centro abitato di Carini. Praticamente sorge a qualche centinaio di metri dal castello medioevale La Grua Talamanca, meglio noto come il Castello della Baronessa di Carini.
La visita della chiesa di San Vito sarà un'occasione unica per esplorare un luogo ormai chiuso da molti decenni, ma fondamentale per la ricostruzione dell'identica e la memoria storica della comunità carinese. Nel corso della visita sarà illustrato come la genesi e l'evoluzione di questo monumento, rispecchino in modo fedele cambiamenti, storici, culturali, religiosi e politici che hanno interessato nell'arco di cinque secoli la vita della città di Carini.
Orari: Sabato e domenica, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30
Chiesa di Santa Maria Odigitria
La piccolissima chiesetta dedicata a Santa Maria Odigitria che rappresenta una dei più antichi attributi mariani venerati in Sicilia, si trova a circa 400 metri a sud della centralissima piazza Duomo.
L'edificio è situato alla base di un piccolo promontorio, un tempo del tutto isolato rispetto al centro abitato, sulla cui sommità si trovano un insediamento monastico e la chiesa di Santa Maria degli Angeli, luoghi a lungo animati dalla spiritualità dei padri Cappuccini.a visita alla chiesa di Santa Maria Odigitria è l'occasione per conoscere alcuni gioielli nascosti e difficilmente visitabili di arte pittorica siciliana e darà la possibilità di fare un tuffo in un passato remoto in cui l'esperienza religiosa era vissuta all'insegna di una spiritualità semplice e profonda.
BAGHERIA
A partire dalla seconda metà del ‘600, la piana della Bagaria, così come la Piana dei Colli ed altri territori circostanti la città di Palermo, allora capitale del Regno di Sicilia, sorgono numerose Ville, quali residenze stagionali, dei nobili siciliani già proprietari di Ville in Città, funzionali, anche alla gestione dei fiorenti fondi, che fornivano alla Città prodotti agricoli.
Il complesso di Villa Cattolica fu fatto edificare nel 1736 dal Principe di Cattolica Francesco Bonanno.
Sarà aperta al pubblico la Stanza dello Scirocco, poco nota ai più. È prevista la presenza dello scultore Vincenzo Gennaro. Gli iscritti FAI, inclusi coloro che effettueranno l'iscrizione nelle stesse giornate, potranno ascoltare dal vivo alcuni Canti dei Carrettieri e, potranno fare una visita virtuale alle più note Ville della Città.
Orari: sabato 23 dalle ore 9.30 alle 13.00 e domenica 24, dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 17.30.
CASTELBUONO
Castello dei Ventimiglia
Sabato 23 e domenica 24 marzo dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30)
Chiesa dell'Itria
Sabato 23 dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Domenica 24, dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Chiesa di San Francesco
Sabato 23 dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Domenica 24, dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Matrice vecchia
Sabato 23 dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Domenica 24, dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Museo naturalistico Francesco Minà Palumbo
Sabato 23 dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30).
Domenica 24, dalle ore 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30)
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