I capolavori del '900 in mostra a Palermo: la collezione "Elenk’Art" a Palazzo Sant'Elia
Opera di Paul Jenkins presente alla mostra "Pinakothek’A"
Oltre 200 opere della collezione "Elenk'Art" sono riunite nelle sale di Palazzo Sant'Elia per una narrazione ragionata e articolata che, dagli ultimi decenni dell'Ottocento, attraversa il secolo breve per arrivare ai nostri giorni.
Dal 23 novembre 2024 alla fine di marzo 2025, la Fondazione ospita “Pinakothek’A. Da Cagnaccio a Guttuso, da Christo e Jean-Claude ad Arienti”, una grande mostra che, negli spazi di Palazzo Sant’Elia, espone parte della ricca e documentata collezione "Elenk’Art".
La curatela è a doppia firma, con gli storici dell'arte Sergio Troisi e Alessandro Pinto.
Circa duecento le opere di "Pinakothek’A", selezionate da un corpus di oltre quattrocento pezzi, che mappano come un mosaico la produzione di tutto il Novecento e includono esponenti italiani e stranieri del panorama contemporaneo.
La fase tra le due guerre è rappresentata da importanti dipinti, tra cui quelli di Cagnaccio di San Pietro, Donghi, Marussig, Tozzi, de Chirico, Carrà, Pirandello, Mafai, Guttuso (con 18 lavori che seguono il suo percorso anche nel dopoguerra).
La tensione sperimentale degli anni Sessanta e Settanta trova riscontro nei lavori di Novelli, Del Pezzo, Pascali, Castellani, Bonalumi, Vasarely, Nigro, Vigo, Varisco, Rotella, Baj, Adami, Ontani, Isgrò, Christo.
Non manca, infine, lo sguardo alla scena attuale con opere di Stefano Arienti, Bertozzi & Casoni, Luigi Presicce e quella siciliana, in particolare degli ultimi 25 anni: dagli esponenti della cosiddetta Scuola di Palermo (Bazan, De Grandi, Di Marco, Di Piazza) a Daniele Franzella, Loredana Longo, Manfredi Beninati, Andrea Buglisi, Giovanni Iudice e Francesco Lauretta.
Alla mostra è dedicato un catalogo che riunisce l’intera collezione.
Ingresso dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00 (ultimo ingresso alle 19.00).
Dal 23 novembre 2024 alla fine di marzo 2025, la Fondazione ospita “Pinakothek’A. Da Cagnaccio a Guttuso, da Christo e Jean-Claude ad Arienti”, una grande mostra che, negli spazi di Palazzo Sant’Elia, espone parte della ricca e documentata collezione "Elenk’Art".
La curatela è a doppia firma, con gli storici dell'arte Sergio Troisi e Alessandro Pinto.
Circa duecento le opere di "Pinakothek’A", selezionate da un corpus di oltre quattrocento pezzi, che mappano come un mosaico la produzione di tutto il Novecento e includono esponenti italiani e stranieri del panorama contemporaneo.
La fase tra le due guerre è rappresentata da importanti dipinti, tra cui quelli di Cagnaccio di San Pietro, Donghi, Marussig, Tozzi, de Chirico, Carrà, Pirandello, Mafai, Guttuso (con 18 lavori che seguono il suo percorso anche nel dopoguerra).
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Spazio anche all’astrazione italiana con Accardi, Sanfilippo, Consagra, Turcato, Dorazio, Perilli, Guerini e all’astrazione informale con Lionello Venturi e dipinti di Afro, Vedova, Santomaso, Corpora, Birolli.La tensione sperimentale degli anni Sessanta e Settanta trova riscontro nei lavori di Novelli, Del Pezzo, Pascali, Castellani, Bonalumi, Vasarely, Nigro, Vigo, Varisco, Rotella, Baj, Adami, Ontani, Isgrò, Christo.
Non manca, infine, lo sguardo alla scena attuale con opere di Stefano Arienti, Bertozzi & Casoni, Luigi Presicce e quella siciliana, in particolare degli ultimi 25 anni: dagli esponenti della cosiddetta Scuola di Palermo (Bazan, De Grandi, Di Marco, Di Piazza) a Daniele Franzella, Loredana Longo, Manfredi Beninati, Andrea Buglisi, Giovanni Iudice e Francesco Lauretta.
Alla mostra è dedicato un catalogo che riunisce l’intera collezione.
Ingresso dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 20.00 (ultimo ingresso alle 19.00).
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