"Giornate Fai di Primavera" in Sicilia: 60 aperture straordinarie, tutti i luoghi aperti
Torna anche in Sicilia il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d'Italia.
Parliamo della 33esima edizione delle "Giornate FAI di Primavera", organizzato dal Fondo per l'Ambiente Italiano ETS che quest'anno compie 50 anni.
In Sicilia, sabato 22 e domenica 23 marzo, vengono aperti al pubblico (con contributo libero) ben 60 luogi speciali in 20 città dell'Isola, grazie ai volontari delle 9 Delegazioni e 7 Gruppi FAI attivi in tutto il territorio siciliano.
Un’edizione speciale, in occasione dei cinquanta anni dalla nascita del FAI - fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli – che anche attraverso le Giornate FAI di Primavera ribadisce la missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, e che si realizza nella cura e nella scoperta di tanti luoghi speciali con lo scopo di educare la collettività alla conoscenza, alla frequentazione e alla tutela del patrimonio di storia, arte e natura italiano.
«Le Giornate FAI – afferma Sabrina Milone, Presidente FAI Sicilia - rappresentano un momento di crescita educativa e culturale e di condivisione, strumenti essenziali per affrontare un mondo libero».
Ancora una volta un programma ricco di aperture di luoghi normalmente inaccessibili oppure poco noti e valorizzati - per continuare a meravigliarsi di fronte alla sorprendente vastità del patrimonio italiano, una festa con le persone e per le persone.
Una mappa italiana, variegata e inaspettata: borghi, palazzi storici, luoghi di ricerca e innovazione, di archeologia industriale, case private, botteghe e luoghi di antichi mestieri, luoghi che ci raccontano di altre culture, luoghi in cui è in corso un restauro, luoghi di natura e cultura.
Ad ogni visita è possibile sostenere la missione e le attività della Fondazione con una donazione.
Sul sito del Fai è disponibile l'elenco completo dei luoghi aperti in Sicilia e le modalità di partecipazione all’evento.
Ecco alcune delle aperture più interessanti in Sicilia.
PALERMO
- Porta Nuova, con la visita guidata nei terrazzi e nel salone con gli affreschi mitologici, e la Cavallerizza di Palazzo dei Normanni presso il Comando Militare Esercito "Sicilia";
- Chiesa dell’Assunta, un piccolo e prezioso scrigno di storia e bellezza;
- Palazzo Arcivescovile a Monreale, da circa due anni riaperto alle visite;
- al Circolo Unione, presso Palazzo Florio-Fitalia, visite guidate degli ambienti interni, compresa la camera di Donna Franca Florio;
- la Necropoli Punica della Caserma Tukory con le sue testimonianze archeologiche;
- la Cascata e il Canyon delle Due Rocche a Corleone: durante le Giornate FAI si potrà percorrere il sentiero che collega la cascata al suggestivo canyon che accoglie le acque del torrente Corleone.
AGRIGENTO
- la settecentesca Biblioteca Lucchesiana, una delle più antiche e prestigiose di tutta la Sicilia;
- il Giardino Botanico ricco di specie mediterranee dove sono inoltre presenti importanti testimonianze archeologiche;
- il lussureggiante Giardino di Villa Genuardi
CATANIA
- Fineco Center all’interno della storica Villa Bonajuto recentemente restaurata (un gioiello del Liberty catanese solitamente non accessibile);
- appartamenti del Vescovo, il salone di rappresentanza del Palazzo Vescovile apre eccezionalmente le sue porte per le Giornate FAI di Primavera;
- la Filiale di Catania della Banca d'Italia, anche in questo caso apertura straordinaria al pubblico delle sale ospitanti alcune delle oltre cento opere d'arte custodite all'interno;
- Palazzo Morabito Scuderi a Piedimonte Etneo, solitamente chiuso al pubblico in quanto dimora privata, offre una rara occasione di scoprirne tutto il fascino ottocentesco;
- Palazzo dell’Aquila a Caltagirone con il bellissimo scalone monumentale simbolo dell'eleganza neoclassica;
- Palazzo Pennisi-Tusa ad Acireale con il grande salone da ballo mai aperto al pubblico;
- Palazzo Carbonaro con la collezione di Vespe d'epoca, dagli anni 60 ai giorni nostri
MESSINA
- il Faro di Capo Peloro che si erge maestoso nel punto d'ingresso nord dello Stretto di Messina e svolge un ruolo cruciale per la sicurezza marittima;
- la Sede centrale dell’Università degli Studi di Messina, la parte più rappresentativa e monumentale del patrimonio architettonico dell'Ateneo.
TRAPANI
Un imperdibile itinerario tematico lungo le vie di Gibellina per raccontare come gli artisti contemporanei – su impulso di Ludovico Corrao - hanno pensato la città nuova dopo il terribile sisma del ’68. Tra le tappe la Chiesa Madre sormontata dalla famosa e gigantesca sfera bianca, il MAC e il Museo delle Trame Mediterranee.
RAGUSA
Palazzo Cosentini, uno dei più bei palazzi barocchi del centro storico di Ibla.
SIRACUSA
- Itinerario della Zona Umbertina con le sue architetture. La visita offre un'idea chiara della vivacità intellettuale di Siracusa nel XX secolo: la sede dell'ACI, simbolo del lusso automobilistico degli anni '20; la chiesa sacrario del Pantheon, esempio di architettura moderna;
- il Palazzo delle Scienze con le collezioni scientifiche di grande valore; l’edificio razionale dell'ex Istituto Musicale.
CALTANISSETTA
A 50 anni dalla scomparsa dell'Architetto Salvatore Cardella, viene proposto a Gela un itinerario cittadino che ne ricostruisce l'intensa attività professionale attraverso le sue opere, tra modernità e innovazione.
ENNA
Il Giardino Grande del Principe Branciforte a Leonforte, dove i visitatori potranno ricostruire i principali connotati di questa straordinaria opera, inserendola nel contesto storico e nel raffinato stile del giardino tardorinascimentale siciliano.
Parliamo della 33esima edizione delle "Giornate FAI di Primavera", organizzato dal Fondo per l'Ambiente Italiano ETS che quest'anno compie 50 anni.
In Sicilia, sabato 22 e domenica 23 marzo, vengono aperti al pubblico (con contributo libero) ben 60 luogi speciali in 20 città dell'Isola, grazie ai volontari delle 9 Delegazioni e 7 Gruppi FAI attivi in tutto il territorio siciliano.
Un’edizione speciale, in occasione dei cinquanta anni dalla nascita del FAI - fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli – che anche attraverso le Giornate FAI di Primavera ribadisce la missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, e che si realizza nella cura e nella scoperta di tanti luoghi speciali con lo scopo di educare la collettività alla conoscenza, alla frequentazione e alla tutela del patrimonio di storia, arte e natura italiano.
«Le Giornate FAI – afferma Sabrina Milone, Presidente FAI Sicilia - rappresentano un momento di crescita educativa e culturale e di condivisione, strumenti essenziali per affrontare un mondo libero».
Ancora una volta un programma ricco di aperture di luoghi normalmente inaccessibili oppure poco noti e valorizzati - per continuare a meravigliarsi di fronte alla sorprendente vastità del patrimonio italiano, una festa con le persone e per le persone.
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Accanto ai delegati e ai volontari del FAI ci saranno gli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti - cittadini di domani - appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Una mappa italiana, variegata e inaspettata: borghi, palazzi storici, luoghi di ricerca e innovazione, di archeologia industriale, case private, botteghe e luoghi di antichi mestieri, luoghi che ci raccontano di altre culture, luoghi in cui è in corso un restauro, luoghi di natura e cultura.
Ad ogni visita è possibile sostenere la missione e le attività della Fondazione con una donazione.
Sul sito del Fai è disponibile l'elenco completo dei luoghi aperti in Sicilia e le modalità di partecipazione all’evento.
Ecco alcune delle aperture più interessanti in Sicilia.
PALERMO
- Porta Nuova, con la visita guidata nei terrazzi e nel salone con gli affreschi mitologici, e la Cavallerizza di Palazzo dei Normanni presso il Comando Militare Esercito "Sicilia";
- Chiesa dell’Assunta, un piccolo e prezioso scrigno di storia e bellezza;
- Palazzo Arcivescovile a Monreale, da circa due anni riaperto alle visite;
- al Circolo Unione, presso Palazzo Florio-Fitalia, visite guidate degli ambienti interni, compresa la camera di Donna Franca Florio;
- la Necropoli Punica della Caserma Tukory con le sue testimonianze archeologiche;
- la Cascata e il Canyon delle Due Rocche a Corleone: durante le Giornate FAI si potrà percorrere il sentiero che collega la cascata al suggestivo canyon che accoglie le acque del torrente Corleone.
AGRIGENTO
- la settecentesca Biblioteca Lucchesiana, una delle più antiche e prestigiose di tutta la Sicilia;
- il Giardino Botanico ricco di specie mediterranee dove sono inoltre presenti importanti testimonianze archeologiche;
- il lussureggiante Giardino di Villa Genuardi
CATANIA
- Fineco Center all’interno della storica Villa Bonajuto recentemente restaurata (un gioiello del Liberty catanese solitamente non accessibile);
- appartamenti del Vescovo, il salone di rappresentanza del Palazzo Vescovile apre eccezionalmente le sue porte per le Giornate FAI di Primavera;
- la Filiale di Catania della Banca d'Italia, anche in questo caso apertura straordinaria al pubblico delle sale ospitanti alcune delle oltre cento opere d'arte custodite all'interno;
- Palazzo Morabito Scuderi a Piedimonte Etneo, solitamente chiuso al pubblico in quanto dimora privata, offre una rara occasione di scoprirne tutto il fascino ottocentesco;
- Palazzo dell’Aquila a Caltagirone con il bellissimo scalone monumentale simbolo dell'eleganza neoclassica;
- Palazzo Pennisi-Tusa ad Acireale con il grande salone da ballo mai aperto al pubblico;
- Palazzo Carbonaro con la collezione di Vespe d'epoca, dagli anni 60 ai giorni nostri
MESSINA
- il Faro di Capo Peloro che si erge maestoso nel punto d'ingresso nord dello Stretto di Messina e svolge un ruolo cruciale per la sicurezza marittima;
- la Sede centrale dell’Università degli Studi di Messina, la parte più rappresentativa e monumentale del patrimonio architettonico dell'Ateneo.
TRAPANI
Un imperdibile itinerario tematico lungo le vie di Gibellina per raccontare come gli artisti contemporanei – su impulso di Ludovico Corrao - hanno pensato la città nuova dopo il terribile sisma del ’68. Tra le tappe la Chiesa Madre sormontata dalla famosa e gigantesca sfera bianca, il MAC e il Museo delle Trame Mediterranee.
RAGUSA
Palazzo Cosentini, uno dei più bei palazzi barocchi del centro storico di Ibla.
SIRACUSA
- Itinerario della Zona Umbertina con le sue architetture. La visita offre un'idea chiara della vivacità intellettuale di Siracusa nel XX secolo: la sede dell'ACI, simbolo del lusso automobilistico degli anni '20; la chiesa sacrario del Pantheon, esempio di architettura moderna;
- il Palazzo delle Scienze con le collezioni scientifiche di grande valore; l’edificio razionale dell'ex Istituto Musicale.
CALTANISSETTA
A 50 anni dalla scomparsa dell'Architetto Salvatore Cardella, viene proposto a Gela un itinerario cittadino che ne ricostruisce l'intensa attività professionale attraverso le sue opere, tra modernità e innovazione.
ENNA
Il Giardino Grande del Principe Branciforte a Leonforte, dove i visitatori potranno ricostruire i principali connotati di questa straordinaria opera, inserendola nel contesto storico e nel raffinato stile del giardino tardorinascimentale siciliano.
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