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"Giornate Fai di Primavera" in Sicilia: 60 aperture straordinarie, tutti i luoghi aperti

  • Vari luoghi della Sicilia
  • Dal 22 al 23 marzo 2025
  • Consulta gli orari nel sito del Fai
  • Con contributo libero
  • Sul sito del Fai è disponibile l'elenco completo dei luoghi aperti in Sicilia e le modalità di partecipazione all’evento
Balarm
La redazione
Torna anche in Sicilia il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d'Italia.

Parliamo della 33esima edizione delle "Giornate FAI di Primavera", organizzato dal Fondo per l'Ambiente Italiano ETS che quest'anno compie 50 anni.

In Sicilia, sabato 22 e domenica 23 marzo, vengono aperti al pubblico (con contributo libero) ben 60 luogi speciali in 20 città dell'Isola, grazie ai volontari delle 9 Delegazioni e 7 Gruppi FAI attivi in tutto il territorio siciliano.
 
Un’edizione speciale, in occasione dei cinquanta anni dalla nascita del FAI - fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli – che anche attraverso le Giornate FAI di Primavera ribadisce la missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, e che si realizza nella cura e nella scoperta di tanti luoghi speciali con lo scopo di educare la collettività alla conoscenza, alla frequentazione e alla tutela del patrimonio di storia, arte e natura italiano.
 
«Le Giornate FAI – afferma Sabrina Milone, Presidente FAI Sicilia - rappresentano un momento di crescita educativa e culturale e di condivisione, strumenti essenziali per affrontare un mondo libero».
 
Ancora una volta un programma ricco di aperture di luoghi normalmente inaccessibili oppure poco noti e valorizzati - per continuare a meravigliarsi di fronte alla sorprendente vastità del patrimonio italiano, una festa con le persone e per le persone.
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Accanto ai delegati e ai volontari del FAI ci saranno gli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti - cittadini di domani - appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. 

Una mappa italiana, variegata e inaspettata: borghi, palazzi storici, luoghi di ricerca e innovazione, di archeologia industriale, case private, botteghe e luoghi di antichi mestieri, luoghi che ci raccontano di altre culture, luoghi in cui è in corso un restauro, luoghi di natura e cultura.

Ad ogni visita è possibile sostenere la missione e le attività della Fondazione con una donazione.

Sul sito del Fai è disponibile l'elenco completo dei luoghi aperti in Sicilia e le modalità di partecipazione all’evento.

Ecco alcune delle aperture più interessanti in Sicilia.
 
PALERMO
- Porta Nuova, con la visita guidata nei terrazzi e nel salone con gli affreschi mitologici, e la Cavallerizza di Palazzo dei Normanni presso il Comando Militare Esercito "Sicilia";
- Chiesa dell’Assunta, un piccolo e prezioso scrigno di storia e bellezza;
- Palazzo Arcivescovile a Monreale, da circa due anni riaperto alle visite;
- al Circolo Unione, presso Palazzo Florio-Fitalia, visite guidate degli ambienti interni, compresa la camera di Donna Franca Florio;
- la Necropoli Punica della Caserma Tukory con le sue testimonianze archeologiche;
- la Cascata e il Canyon delle Due Rocche a Corleone: durante le Giornate FAI si potrà percorrere il sentiero che collega la cascata al suggestivo canyon che accoglie le acque del torrente Corleone. 

AGRIGENTO
- la settecentesca Biblioteca Lucchesiana, una delle più antiche e prestigiose di tutta la Sicilia;
- il Giardino Botanico ricco di specie mediterranee dove sono inoltre presenti importanti testimonianze archeologiche;
- il lussureggiante Giardino di Villa Genuardi
 
CATANIA
- Fineco Center all’interno della storica Villa Bonajuto recentemente restaurata (un gioiello del Liberty catanese solitamente non accessibile);
- appartamenti del Vescovo, il salone di rappresentanza del Palazzo Vescovile apre eccezionalmente le sue porte per le Giornate FAI di Primavera;
- la Filiale di Catania della Banca d'Italia, anche in questo caso apertura straordinaria al pubblico delle sale ospitanti alcune delle oltre cento opere d'arte custodite all'interno; 
- Palazzo Morabito Scuderi a Piedimonte Etneo, solitamente chiuso al pubblico in quanto dimora privata, offre una rara occasione di scoprirne tutto il fascino ottocentesco; 
Palazzo dell’Aquila a Caltagirone con il bellissimo scalone monumentale simbolo dell'eleganza neoclassica; 
Palazzo Pennisi-Tusa ad Acireale con il grande salone da ballo mai aperto al pubblico; 
Palazzo Carbonaro con la collezione di Vespe d'epoca, dagli anni 60 ai giorni nostri
 
MESSINA
- il Faro di Capo Peloro che si erge maestoso nel punto d'ingresso nord dello Stretto di Messina e svolge un ruolo cruciale per la sicurezza marittima;
- la Sede centrale dell’Università degli Studi di Messina, la parte più rappresentativa e monumentale del patrimonio architettonico dell'Ateneo. 
 
TRAPANI
Un imperdibile itinerario tematico lungo le vie di Gibellina per raccontare come gli artisti contemporanei – su impulso di Ludovico Corrao - hanno pensato la città nuova dopo il terribile sisma del ’68. Tra le tappe la Chiesa Madre sormontata dalla famosa e gigantesca sfera bianca, il MAC e il Museo delle Trame Mediterranee.   
 
RAGUSA
Palazzo Cosentini, uno dei più bei palazzi barocchi del centro storico di Ibla.
 
SIRACUSA
- Itinerario della Zona Umbertina con le sue architetture. La visita offre un'idea chiara della vivacità intellettuale di Siracusa nel XX secolo: la sede dell'ACI, simbolo del lusso automobilistico degli anni '20; la chiesa sacrario del Pantheon, esempio di architettura moderna;
- il Palazzo delle Scienze con le collezioni scientifiche di grande valore; l’edificio razionale dell'ex Istituto Musicale.
 
CALTANISSETTA
A 50 anni dalla scomparsa dell'Architetto Salvatore Cardella, viene proposto a Gela un itinerario cittadino che ne ricostruisce l'intensa attività professionale attraverso le sue opere, tra modernità e innovazione.
 
ENNA
Il Giardino Grande del Principe Branciforte a Leonforte, dove i visitatori potranno ricostruire i principali connotati di questa straordinaria opera, inserendola nel contesto storico e nel raffinato stile del giardino tardorinascimentale siciliano.
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