Fra musica, cibo e parate con i bimbi è l'ora del patrono laico: Palermo festeggia il suo Genio

La statua del Genio di Palermo in piazza Rivoluzione (foto Dario La Rosa)
La data scelta per festeggiare la sua importanza in città è il 12 gennaio e non è casuale, ricorre infatti in quel giorno l’anniversario dei moti del 1848, quando i rivoltosi ammantarono la sua statua, quella nella piazza della Fieravecchia (attualmente piazza Rivoluzione) con la bandiera tricolore per protestare contro i Borboni. Il "Genio di Palermo" divenne, così, simbolo del riscatto cittadino ed emblema di libertà.
Domenica 12 gennaio è il terzo anno che si festeggia il “Genio di Palermo”, protettore laico della città, vice solo a Santa Rosalia patrona della città, e da sempre simbolo di inclusione e accoglienza. Il Genio è il nume tutelare di Palermo, o genius loci. Quest'anno la ricorrenza è dedicata alla recente ammissione di Palermo all’Ecccar (European Coalition of Cities against Racism), la rete europea dell’Unesco delle città contro il razzismo.
Il via alla celebrazione sarà dato alle ore 10 dal vice sindaco Fabio Giambrone insieme all’assessore alle CulturE, Adham Darawasha con un incontro sul tema "Genio di Palermo: memoria, volti e luoghi" a palazzo delle Aquile (Qui una mappa per trovare tutte le statue del Genio in città).
Al termine, si snoderà un corteo-parata, composto da bambini di diverse comunità cittadine, condotto dalla band “Matrioska", che da Palazzo delle Aquile percorrerà il Cassaro fino alla Cattedrale e successivamente si raggiungerà il Centro per Migranti Santa Chiara all'Albergheria, luogo simbolo d’integrazione e accoglienza, dove i piccoli ospiti (la giornata è dedicata ai bambini e alle loro famiglie) saranno intrattenuti dagli animatori della libreria Carrabà con attività laboratoriali.
È previsto anche un brunch per tutti gli intervenuti. La giornata è organizzata dal Comune di Palermo in collaborazione con la Società Cooperativa Terradamare.
«La Giornata del Genio - commenta il sindaco Leoluca Orlando - è un appuntamento annuale ormai consolidato e fortemente voluto dall'amministrazione comunale per far conoscere quello che da millenni è “nume tutelare” della nostra città. Attorno a tale operazione di memoria si è sviluppato e cresce un grande fermento artistico, sportivo e produttivo dal calcio popolare all’Opera dei Pupi, dalle arti figurative allo spettacolo».
Oltre ad essere conosciuto come Genio è anche chiamato come la città: Palermo. È raffigurato come un uomo maturo dalla barba divisa, incoronato e abbracciato ad un serpente che si nutre al suo petto. In tutta la città ne esistono diverse rappresentazioni, di cui sette sono sculture (due delle quali sono fontane), due dipinti in affresco (uno di questi opera di Vito D'Anna) e un'altra è un mosaico posto all'ingresso della Cappella Palatina. È uno degli emblemi di Palermo.
Osservandolo meglio, questa figura immensa non ha connotazioni negative, tutt'altro, è simbolo di pienezza, di trasformazione, di rigenerazione, non a caso il serpente, associato al genio, sottolinea questo attributo. Come Crono/Saturno, divinità del tempo e dell'agricoltura, divoratore dei propri figli, la circolarità delle sue azioni ha generato bellezza e vita, anche grazie a quegli stranieri che produssero commercio, edifici, spazi di relazione e scambi culturali.
Domenica 12 gennaio è il terzo anno che si festeggia il “Genio di Palermo”, protettore laico della città, vice solo a Santa Rosalia patrona della città, e da sempre simbolo di inclusione e accoglienza. Il Genio è il nume tutelare di Palermo, o genius loci. Quest'anno la ricorrenza è dedicata alla recente ammissione di Palermo all’Ecccar (European Coalition of Cities against Racism), la rete europea dell’Unesco delle città contro il razzismo.
Il via alla celebrazione sarà dato alle ore 10 dal vice sindaco Fabio Giambrone insieme all’assessore alle CulturE, Adham Darawasha con un incontro sul tema "Genio di Palermo: memoria, volti e luoghi" a palazzo delle Aquile (Qui una mappa per trovare tutte le statue del Genio in città).
Al termine, si snoderà un corteo-parata, composto da bambini di diverse comunità cittadine, condotto dalla band “Matrioska", che da Palazzo delle Aquile percorrerà il Cassaro fino alla Cattedrale e successivamente si raggiungerà il Centro per Migranti Santa Chiara all'Albergheria, luogo simbolo d’integrazione e accoglienza, dove i piccoli ospiti (la giornata è dedicata ai bambini e alle loro famiglie) saranno intrattenuti dagli animatori della libreria Carrabà con attività laboratoriali.
È previsto anche un brunch per tutti gli intervenuti. La giornata è organizzata dal Comune di Palermo in collaborazione con la Società Cooperativa Terradamare.
«La Giornata del Genio - commenta il sindaco Leoluca Orlando - è un appuntamento annuale ormai consolidato e fortemente voluto dall'amministrazione comunale per far conoscere quello che da millenni è “nume tutelare” della nostra città. Attorno a tale operazione di memoria si è sviluppato e cresce un grande fermento artistico, sportivo e produttivo dal calcio popolare all’Opera dei Pupi, dalle arti figurative allo spettacolo».
Oltre ad essere conosciuto come Genio è anche chiamato come la città: Palermo. È raffigurato come un uomo maturo dalla barba divisa, incoronato e abbracciato ad un serpente che si nutre al suo petto. In tutta la città ne esistono diverse rappresentazioni, di cui sette sono sculture (due delle quali sono fontane), due dipinti in affresco (uno di questi opera di Vito D'Anna) e un'altra è un mosaico posto all'ingresso della Cappella Palatina. È uno degli emblemi di Palermo.
Osservandolo meglio, questa figura immensa non ha connotazioni negative, tutt'altro, è simbolo di pienezza, di trasformazione, di rigenerazione, non a caso il serpente, associato al genio, sottolinea questo attributo. Come Crono/Saturno, divinità del tempo e dell'agricoltura, divoratore dei propri figli, la circolarità delle sue azioni ha generato bellezza e vita, anche grazie a quegli stranieri che produssero commercio, edifici, spazi di relazione e scambi culturali.
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