Festa dell'Immacolata Concezione: l'antico culto a Palermo tra solennità e tradizione

Una delle feste più antiche del capoluogo siciliano, nonchè atteso momento per tutti i devoti: Palermo celebra la solennità dell'Immacolata Concezione, giovedì 7 e venerdì 8 dicembre.
Due giornate in cui le Confraternite palermitane portano in trionfo il simulacro della Vergine, teneramente chiamata 'a Marunnuzza, sulla scia di un culto mariano fortemente influenzato, già nell'Ottavo secolo, dalla dominazione bizantina.
La sera del 7 dicembre i fedeli si recano in pellegrinaggio nella Basilica di San Francesco d’Assisi per omaggiare il simulacro argenteo esposto fuori dal tempietto in cui rigorosamente viene conservato.
Il giorno della festa, venerdì 8 dicembre, si svolge la solenne processione, iniziando con la scinnuta (discesa) e proseguendo poi lungo corso Vittorio Emanuele e via Roma, il simulacro giunge presso la colonna votiva in piazza San Domenico, dove si assiste l’annuale offerta dei fiori alla Vergine effettuata dai Vigili del Fuoco.
Dopo l'apposizione delle firme in un apposito registro da parte delle autorità ecclesiastiche e civili e del superiore della Confraternita di Porto e Riporto, i confrati riuniti attorno al fercolo riprendono il viaggio di ritorno verso la Basilica di San Francesco. Il simulacro si ferma in piazza prima della lentissima acchianata, preceduta da una preghiera (leggi qui il programma completo).
Due giornate in cui le Confraternite palermitane portano in trionfo il simulacro della Vergine, teneramente chiamata 'a Marunnuzza, sulla scia di un culto mariano fortemente influenzato, già nell'Ottavo secolo, dalla dominazione bizantina.
La sera del 7 dicembre i fedeli si recano in pellegrinaggio nella Basilica di San Francesco d’Assisi per omaggiare il simulacro argenteo esposto fuori dal tempietto in cui rigorosamente viene conservato.
Il giorno della festa, venerdì 8 dicembre, si svolge la solenne processione, iniziando con la scinnuta (discesa) e proseguendo poi lungo corso Vittorio Emanuele e via Roma, il simulacro giunge presso la colonna votiva in piazza San Domenico, dove si assiste l’annuale offerta dei fiori alla Vergine effettuata dai Vigili del Fuoco.
Dopo l'apposizione delle firme in un apposito registro da parte delle autorità ecclesiastiche e civili e del superiore della Confraternita di Porto e Riporto, i confrati riuniti attorno al fercolo riprendono il viaggio di ritorno verso la Basilica di San Francesco. Il simulacro si ferma in piazza prima della lentissima acchianata, preceduta da una preghiera (leggi qui il programma completo).
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