Esposizione "Roba stagnata": antiche ceramiche di Burgio in mostra a Gibellina
Alcune delle ceramiche in mostra a Gibellina
Il Museo delle Trame Mediterranee al Baglio Di Stefano di Gibellina ospita dall'11 novembre 2023 al 21 gennaio 2024 la mostra "Roba stagnata - Antiche ceramiche di Burgio" a cura di Vito Ferrantelli, Enzo Fiammetta, Sergio Intorre e Maria Reginella.
In esposizione numerose opere, per la maggior parte inedite, realizzate dalle botteghe maiolicare del centro agrigentino tra la fine del XVI e il XVIII secolo.
Le ceramiche in mostra evidenziano la stretta connessione con la produzione calatina coeva e la nascita della ceramica artistica nella piccola cittadina dell'estremo versante occidentale della provincia di Agrigento.
Alla fine del XVI secolo, infatti, un gruppo di ceramisti, appartenenti alle più importanti botteghe di Caltagirone (Maurici, Gangarella, Savia, Sperlinga), si trasferì a Burgio, influenzando in maniera profonda la produzione dei ceramisti locali.
I calatini trasferirono ai ceramisti di Burgio, dove, peraltro, esisteva già una produzione di terrecotte per usi domestici, l'impiego degli smalti e dei colori.
Concludono l’esposizione le ultime tipologie di produzioni apotecarie, alberelli e vasi con decorazioni a spugnato o con ampi tralci di fogliame in verde.
È presente anche una imponente idria datata 1795, tipologia di manufatto ecclesiastico.
La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
In esposizione numerose opere, per la maggior parte inedite, realizzate dalle botteghe maiolicare del centro agrigentino tra la fine del XVI e il XVIII secolo.
Le ceramiche in mostra evidenziano la stretta connessione con la produzione calatina coeva e la nascita della ceramica artistica nella piccola cittadina dell'estremo versante occidentale della provincia di Agrigento.
Alla fine del XVI secolo, infatti, un gruppo di ceramisti, appartenenti alle più importanti botteghe di Caltagirone (Maurici, Gangarella, Savia, Sperlinga), si trasferì a Burgio, influenzando in maniera profonda la produzione dei ceramisti locali.
I calatini trasferirono ai ceramisti di Burgio, dove, peraltro, esisteva già una produzione di terrecotte per usi domestici, l'impiego degli smalti e dei colori.
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Oltre a significative testimonianze della ceramica dell'ultima decade del XVI secolo, sono esposti vasellame da mensa e da dispensa con decorazioni floreali e zoomorfe che ebbero grande diffusione nei mercati siciliani dell'epoca, così come una raffinata produzione di vasi da farmacia che esprime il periodo aureo della ceramica di Burgio, dalla seconda metà del XVII secolo alla prima metà del XVIII.Concludono l’esposizione le ultime tipologie di produzioni apotecarie, alberelli e vasi con decorazioni a spugnato o con ampi tralci di fogliame in verde.
È presente anche una imponente idria datata 1795, tipologia di manufatto ecclesiastico.
La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
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