"Due preti di troppo": comicità, verità e musica al Nuovo Teatro Val D'Agrò
Antonio Grosso e Antonello Pascale (foto di Gabriele Gelsi)
La stagione teatrale 2024-25 del Nuovo Teatro Val d’Agrò, con la direzione artistica di Cettina Sciacca, prosegue con un nuovo spettacolo che unisce comicità, verità e musica.
Si intitola "Due preti di troppo" la commedia scritta e diretta da Antonio Grosso e in programma a Santa Teresa Riva (Messina) venerdì 31 gennaio, alle 20.30.
In scena, con lo stesso Antonio Grosso, ci sono anche Antonello Pascale, Gaspare Di Stefano, Gioele Rotini e Alessia D’Anna.
Una chiesa abbandonata, un quartiere ostaggio della malavita, due sacerdoti - Don Ezio e Don Sabatino – armati di buona volontà e con una missione: risollevare le sorti della parrocchia e dell’intera comunità. Sfida ardua, a tratti esilarante, che coinvolge direttamente gli abitanti del posto, risvegliando un perduto senso di solidarietà e coraggio.
Un turbinio di comicità, verità e musica, che accompagna i protagonisti in tutta la storia.
"Don Ezio e Don Sabatino – commenta l’autore e regista Antonio Grosso - riescono a salvare una comunità attraverso la musica che spesso è il collante di pace fra intere popolazioni.
Quella che vi raccontiamo è una storia vera, il che implica che non debba esserci per forza una happy end ma nemmeno una tragedia… insomma, si racconta la vita che può essere bella o brutta, ma alla fine sempre vera".
Si intitola "Due preti di troppo" la commedia scritta e diretta da Antonio Grosso e in programma a Santa Teresa Riva (Messina) venerdì 31 gennaio, alle 20.30.
In scena, con lo stesso Antonio Grosso, ci sono anche Antonello Pascale, Gaspare Di Stefano, Gioele Rotini e Alessia D’Anna.
Una chiesa abbandonata, un quartiere ostaggio della malavita, due sacerdoti - Don Ezio e Don Sabatino – armati di buona volontà e con una missione: risollevare le sorti della parrocchia e dell’intera comunità. Sfida ardua, a tratti esilarante, che coinvolge direttamente gli abitanti del posto, risvegliando un perduto senso di solidarietà e coraggio.
Un turbinio di comicità, verità e musica, che accompagna i protagonisti in tutta la storia.
"Don Ezio e Don Sabatino – commenta l’autore e regista Antonio Grosso - riescono a salvare una comunità attraverso la musica che spesso è il collante di pace fra intere popolazioni.
Quella che vi raccontiamo è una storia vera, il che implica che non debba esserci per forza una happy end ma nemmeno una tragedia… insomma, si racconta la vita che può essere bella o brutta, ma alla fine sempre vera".
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
L'universo di Monet a Palermo: una speciale esperienza (immersiva) a Palazzo Trinacria
-
MOSTRE
"Inventario. Gli oggetti ci guardano": gli scatti di Beatriz Ruibal in mostra a Palermo
-
MOSTRE
"Celebrating Picasso" a Palazzo Reale: la mostra che celebra il genio del maestro