Domenica all'Open di Catania tra live music, aperitivo e dj set
All'Open di Catania una serata di musica live, dj set, cibo e drink prima della chiusura di agosto. Alle 20.30 esibizione del duo Bartolomeo Barenghi e Costanza Paternò, a seguire il duo I Malastella formato da Pierpaolo Marchica e Benedetta Ferrara. In chiusura il dj set di Fransuà.
Bartolomeo Barenghi è un musicista e compositore italiano, vive da parecchi anni a Barcellona, dove, oltre ad insegnare jazz al Conservatorio del Liceu, svolge una intensa attivitá concertistica tanto nell'ambito jazzistico come in quello della world music. Ha pubblicato due dischi a suo nome e uno a duo con la cantante portoghese Sofia Ribeiro. Ha suonato con i suoi progetti in diversi teatri e sale in europa, oltre a Colombia e Argentina.
Costanza Paternò è cantante e cantautrice. Nata in Friuli Venezia Giulia e trapiantata in Sicilia, ha delle radici bizzarre e scosse. Come spesso accade, inizia a scrivere per caso. Tante idee per la testa, ma poche riescono a finire sulla carta o nell’aria. Per lei è più semplice cogliere sul momento, tra la lucidità e senso di inadeguatezza, quei pochi versi che le salgono fuori dagli occhi. Ha iniziato a urlare da piccola, poi nel coro, poi al conservatorio dove ha fatto alcuni incontri tra cui Marta Raviglia con la quale condivide principi e finalità della voce nel corpo.
Bartolomeo Barenghi è un musicista e compositore italiano, vive da parecchi anni a Barcellona, dove, oltre ad insegnare jazz al Conservatorio del Liceu, svolge una intensa attivitá concertistica tanto nell'ambito jazzistico come in quello della world music. Ha pubblicato due dischi a suo nome e uno a duo con la cantante portoghese Sofia Ribeiro. Ha suonato con i suoi progetti in diversi teatri e sale in europa, oltre a Colombia e Argentina.
Costanza Paternò è cantante e cantautrice. Nata in Friuli Venezia Giulia e trapiantata in Sicilia, ha delle radici bizzarre e scosse. Come spesso accade, inizia a scrivere per caso. Tante idee per la testa, ma poche riescono a finire sulla carta o nell’aria. Per lei è più semplice cogliere sul momento, tra la lucidità e senso di inadeguatezza, quei pochi versi che le salgono fuori dagli occhi. Ha iniziato a urlare da piccola, poi nel coro, poi al conservatorio dove ha fatto alcuni incontri tra cui Marta Raviglia con la quale condivide principi e finalità della voce nel corpo.
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