Delitti mafiosi negli scatti di Franco Lannino e Michele Naccari: la mostra a Carini
Particolare di uno degli scatti della mostra "Macelleria Palermo"
La mostra fotografica "Macelleria Palermo" di Franco Lannino e Michele Naccari offre uno sguardo crudo e realistico sulla violenza mafiosa che ha segnato Palermo negli anni Ottanta e Novanta.
Attraverso quarantaquattro scatti in bianco e nero, la mostra documenta scene di delitti mafiosi, rappresentando un viaggio visivo e testuale nella sanguinosa storia della città.
"Macelleria Palermo" viene allestita al Castello di Carini dal 18 luglio al 18 agosto, arricchita da effetti multimediali per un'esperienza immersiva altamente coinvolgente.
L'esposizione non è solo testimonianza dei tragici eventi del nostro recente passato, ma anche un richiamo alla memoria collettiva siciliana più dolorosa e profonda, affinché le nuove generazioni comprendano l'entità degli orrori che Palermo ha vissuto.
Le fotografie, crude, forti, brutali mostrano l'immediato dei più clamorosi omicidi avvenuti a Palermo, catturando momenti di delirio e di sangue, ma anche di tenerezza e umanità.
Al vernissage, giovedì 18 luglio alle 17.30, oltre al fotoreporter Franco Lannino, presenti Michele Cometa, docente di Storia della cultura e Cultura visuale all'Università di Palermo, il presidente della Commissione Antimafia Antonello Cracolici, Alessandra Dino studiosa dei fenomeni della criminalità organizzata (Università di Palermo), la scrittrice Gemma Mannino Contin e il Giovì Monteleone, Sindaco di Carini.
La mostra è visitabile, a ingresso gratuito e fino al 18 agosto, dal lunedì alla domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
Attraverso quarantaquattro scatti in bianco e nero, la mostra documenta scene di delitti mafiosi, rappresentando un viaggio visivo e testuale nella sanguinosa storia della città.
"Macelleria Palermo" viene allestita al Castello di Carini dal 18 luglio al 18 agosto, arricchita da effetti multimediali per un'esperienza immersiva altamente coinvolgente.
L'esposizione non è solo testimonianza dei tragici eventi del nostro recente passato, ma anche un richiamo alla memoria collettiva siciliana più dolorosa e profonda, affinché le nuove generazioni comprendano l'entità degli orrori che Palermo ha vissuto.
Le fotografie, crude, forti, brutali mostrano l'immediato dei più clamorosi omicidi avvenuti a Palermo, catturando momenti di delirio e di sangue, ma anche di tenerezza e umanità.
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Un documento che mostra Palermo, nelle parole di Franco Lannino, come una "macelleria" segnata da violenza e omertà. La mostra offre anche un'audioguida gratuita, che fornisce ulteriori dettagli sui momenti rappresentati. Al vernissage, giovedì 18 luglio alle 17.30, oltre al fotoreporter Franco Lannino, presenti Michele Cometa, docente di Storia della cultura e Cultura visuale all'Università di Palermo, il presidente della Commissione Antimafia Antonello Cracolici, Alessandra Dino studiosa dei fenomeni della criminalità organizzata (Università di Palermo), la scrittrice Gemma Mannino Contin e il Giovì Monteleone, Sindaco di Carini.
La mostra è visitabile, a ingresso gratuito e fino al 18 agosto, dal lunedì alla domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
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