Dalle montagne al mare, uno spettacolo per gli occhi: a Palermo le visite al campanile di San Giuseppe Cafasso

Il campanile di San Giuseppe Cafasso a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Da lassù si poteva dominare tutta la città che “contava”: le cupole e il chiostro di San Giovanni degli Eremiti, la Cattedrale, il Palazzo dei Normanni, la Villa d’Orleans, piazza Indipendenza. Cambiando prospettiva, la veduta si estendeva fino al Cassaro basso e da lì verso il mare.
Oggi come allora: il luogo è angusto e di sacrificato approdo: un campanile. Ma una volta arrivati in cima, la fatica viene ricompensata da un panorama che lascia senza fiato. Il campanile di San Giuseppe Cafasso risale alla seconda metà del Settecento.
La chiesa annessa apparteneva alla Congregazione benedettina olivetana e fu costruita accanto al monastero edificato poco prima. Elevata a parrocchia nel 1953, poiché era ubicata di fronte al carcere femminile, fu dedicata al sacerdote san Giuseppe Cafasso, patrono dei carcerati.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 15 minuti e non è accessibile ai disabili.
Da lassù si poteva dominare tutta la città che “contava”: le cupole e il chiostro di San Giovanni degli Eremiti, la Cattedrale, il Palazzo dei Normanni, la Villa d’Orleans, piazza Indipendenza. Cambiando prospettiva, la veduta si estendeva fino al Cassaro basso e da lì verso il mare.
Oggi come allora: il luogo è angusto e di sacrificato approdo: un campanile. Ma una volta arrivati in cima, la fatica viene ricompensata da un panorama che lascia senza fiato. Il campanile di San Giuseppe Cafasso risale alla seconda metà del Settecento.
La chiesa annessa apparteneva alla Congregazione benedettina olivetana e fu costruita accanto al monastero edificato poco prima. Elevata a parrocchia nel 1953, poiché era ubicata di fronte al carcere femminile, fu dedicata al sacerdote san Giuseppe Cafasso, patrono dei carcerati.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 15 minuti e non è accessibile ai disabili.
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