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Da Siviglia per la prima volta in Italia: l'opera "La Processione di Santa Rosalia" svelata a Palazzo Reale

Balarm
La redazione

"La processione di Santa Rosalia"

Dal Palacio de las Duenas di Siviglia al Palazzo Reale di Palermo: "La Processione di Santa Rosalia", dipinto di pittore siciliano ignoto, della collezione internazionale della Fundacion Casa de Alba di Madrid, arriva a Palermo per completare il percorso espositivo della mostra "Rosalia eris in peste patrona". 

Da venerdì 14 dicembre, alle ore 18.30, nelle Sale Duca di Montalto di Palazzo Reale, l’opera di fine Seicento di un pittore siciliano ignoto confluito nella collezione della Duchessa d’Alba poco prima del suo definitivo allontanamento da Palermo per la Spagna, sarà visibile per la prima volta in Italia, occupando il suo posto all’interno del percorso espositivo.

Si tratta di un’opera eccezionale e unica. Il dipinto costituisce, infatti, la sola rappresentazione nota della processione delle reliquie di Santa Rosalia, così come descritta nel resoconto del festino di ringraziamento del 1693. Il quadro illustra la città di Palermo, attraverso i prospetti di alcuni dei suoi edifici più rappresentativi, civili, religiosi e privati.
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La rappresentazione urbana della città è dettagliata. Gli edifici rappresentati nel quadro sono disposti senza alcuna corrispondenza con la realtà ma in modo casuale. Il quadro propone un dialogo surreale tra la città artificiale e il lungo corteo silenzioso che arriva alla Cattedrale. Rilevante è l’aspetto devozionale dell’opera: nonostante ricada nel periodo in cui il terremoto colpì la Sicilia, rappresenta gli edifici integri. 

La mostra "Rosalia eris in peste patrona" allestita nelle Sale Duca di Montalto al Palazzo Reale, attendeva proprio questo quadro per completare un excursus storico, antropologico e sociale sulla Patrona e il suo culto. L’opera è più di una descrizione minuziosa degli edifici religiosi, civili e pubblici. Molto di più di un racconto sul culto devozionale di Santa Rosalia in tutto il mondo.

È la prova pittorica della magnificenza del Regno di Sicilia e della sua capitale Palermo. Uno sforzo che sottolinea, ancora una volta, il nuovo corso promosso dalla Fondazione Federico II, volto alla cooperazione e al dialogo interistituzionale a livello nazionale e internazionale.
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