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Bill Viola porta la videoarte a Palermo: Palazzo Reale apre le porte a "Purification"

Balarm
La redazione

Bill Viola - Tristan's ascension (The sound of a mountain under a waterfall), 2005. All photos of Bill Viola works ©️2021, Bill Viola Studio. La foto non può essere riprodotta a fini commerciali

Siamo all’ultimo gradino, il più alto e complesso. La Fondazione Federico II affronta il tema dei temi: la spiritualità, l’esistenza, la salvezza, la vita, la morte e ancora la vita.

Dal 10 luglio 2021 al 28 febbraio 2022 a Palazzo Reale di Palermo, dopo quasi un anno di lavoro preparatorio, apre al pubblico Purification [From Bill Viola to the Palatine Chapel], un’esperienza, di cui il fruitore diventa co-protagonista, posto in relazione con le opere recuperando il significante attraverso contenuti di valore universale.

Bill Viola, il maestro indiscusso dell’Universo figurativo e della videoarte, esporta a Palermo le sue opere e traccia il solco della ripartenza.

Una tappa storica per Palazzo Reale e ricca di significati per un grande artista che ha esposto alla Cattedrale di Saint Paul di Londra, alla National Gallery di Londra, alle National Galleries of Scotland di Edimburgo, al MoMA di New York, al Jean Paul Getty Museum di Los Angeles, al Grand Palais di Parigi.
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A Palazzo Reale, allora, le Sale Duca di Montalto, sede dell’evento, fanno “reset” per accogliere la mostra e si trasformano nel luogo dell’introspezione.

Un luogo in cui il buio è spezzato da lame di luce che fondono, in un unico “luogononluogo”, le opere di Viola con una selezione di preziosissime opere e reperti, intrisi di storia e spiritualità, scelti minuziosamente dalla Fondazione Federico II. Opere e reperti che rappresentano simbolicamente l’acqua come elemento cosmico concepito nei vari contesti storici e culturali.

Un “luogononluogo” da sperimentare a Palazzo Reale, il cui scrigno, la Cappella Palatina, è “luogo” della spiritualità per eccellenza, tra le icone mondiali della sacralità. L’acqua diviene, nella sua estrema accezione simbolica, correlazione tra l’uomo e il sacro, tra la dimensione terrena e la dimensione ultraterrena.

Ecco allora il martirio e l’ascensione, temi focali delle cinque celebri opere che Viola porta in Sicilia, su invito della Fondazione Federico II: Tristan’s Ascension e Air Martyr, Earth Martyr, Fire Martyr e Water Martyr.

Tristan’s Ascension mostra  un uomo immerso nel flusso di una cascata, ma è un fluire inverso, l’acqua non cade verso il basso ma si solleva in alto. È un ritratto surreale della trascendenza, che mostra l'ascesa dell'anima dopo la morte, riuscendo a rendere giustizia a una nozione così alta e complessa.

La mostra è organizzata da Fondazione Federico II e Bill Viola Studio – a cura di Kira Perov e Patrizia Monterosso - in raccordo con l’Assemblea Regionale Siciliana, con la dimensione museale regionale siciliana, con l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, col FEC (Fondo Edifici di Culto), con numerosi Enti Ecclesiastici e l’Eparchia.
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