Atmosfere arabo-normanne che ispirarono Boccaccio: visite al Castello della Cuba di Palermo

Il Castello della Cuba a Palermo
Era uno dei palazzi del "sollazzo" dei sovrani normanni. Sorge nell’attuale corso Calatafimi, dove un tempo si estendeva lo splendido parco verde, il “Genoardo”, un paradiso terrestre. Fu edificato dal Guglielmo “il buono”, nello stesso periodo della più famosa residenza fiabesca, la Zisa.
Nei secoli successivi, ebbe varie vicissitudini e cambi di proprietà. Il luogo divenne persino scenario, scelto da Boccaccio, per una novella amorosa del “Decameron”. Nel XV secolo Alfonso “il magnanimo” concesse il magnifico Castello al viceré Guglielmo Raimondo Moncada, ma, nel secolo seguente, quando imperversava la peste, la Cuba, che in arabo significa arco, fu declassata a lazzaretto.
Sotto i Borbone venne accorpata a una caserma. Alla fine del 1900, è stata recuperata e restaurata. Oggi risplende con la sua cupoletta rossa e gli archi tipici dell’architettura normanna siciliana.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
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