Apre le porte l'Oratorio della Carità di San Pietro ai Crociferi di Palermo, il gioiello di Borremans

L'Oratorio della Carità di San Pietro ai Crociferi di Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Torna visitabile l'Oratorio della Carità di San Pietro ai Crociferi, dopo il restauro bellissimo di un gioiello nascosto: una cappella interamente affrescata dal Borremans, che è uno spettacolo inatteso appena si supera il cortile austero.
Nel 1600 i preti poveri stazionavano ai Quattro Canti per chiedere l’elemosina o aspettare che qualcuno li ingaggiasse per celebrare una messa: un gruppo di sacerdoti sentì l’urgenza di autotassarsi per offrire la propria solidarietà ai fratelli più disagiati.
Nacque nel 1608, così, la Congregazione della Carità di San Pietro, che resiste ancora oggi dopo più di 400 anni e che ha sede in via Maqueda, in questo oratorio trasformato in tesoro d’arte nel Settecento da Guglielmo Borremans.
Tutte le pareti sono affrescate riccamente; di particolare bellezza la Liberazione di San Pietro dal carcere e la Gloria di San Pietro. L’assetto dell’oratorio fu modificato alla fine dell’ ‘800 per ricavare delle botteghe a pian terreno.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
Torna visitabile l'Oratorio della Carità di San Pietro ai Crociferi, dopo il restauro bellissimo di un gioiello nascosto: una cappella interamente affrescata dal Borremans, che è uno spettacolo inatteso appena si supera il cortile austero.
Nel 1600 i preti poveri stazionavano ai Quattro Canti per chiedere l’elemosina o aspettare che qualcuno li ingaggiasse per celebrare una messa: un gruppo di sacerdoti sentì l’urgenza di autotassarsi per offrire la propria solidarietà ai fratelli più disagiati.
Nacque nel 1608, così, la Congregazione della Carità di San Pietro, che resiste ancora oggi dopo più di 400 anni e che ha sede in via Maqueda, in questo oratorio trasformato in tesoro d’arte nel Settecento da Guglielmo Borremans.
Tutte le pareti sono affrescate riccamente; di particolare bellezza la Liberazione di San Pietro dal carcere e la Gloria di San Pietro. L’assetto dell’oratorio fu modificato alla fine dell’ ‘800 per ricavare delle botteghe a pian terreno.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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