Altare "di lu Patriarca" a Campobello di Mazara: tradizione e fede con 101 pietanze
Anche quest'anno torna a Campobello di Mazara la tradizione dell'altare "di lu Patriarca", dedicato a San Giuseppe, promosso dalla Pro Loco di Campobello di Mazara e delle frazioni, col patrocinio del Comune.
Per il secondo anno consecutivo nel palazzo Accardi (di proprietà del Comune) viene allestito l'altare in memoria dei coniugi Baldassare Stallone e Girolama Giorgi, mastri d'altare per più di mezzo secolo a Campobello: chiunque, per grazia ricevuta, doveva preparare l'altare in casa, chiamava i due coniugi per l'allestimento.
La particolarità dell'altare di quest'anno sta nel disegno del tetto, realizzato con veli da sposa e tovaglie pregiate.
Insieme all'allestimento dell'altare è stato attivato anche il laboratorio per la preparazione dei pani votivi.
L'altare questa settimana rimane aperto per le visite delle scolaresche. Domenica 13 aprile (Domenica delle Palme) alle 11.00, davanti palazzo Accardi, don Nicola Patti benedice le palme e poi i tre Santi sfilano lungo la via Giuseppe Garibaldi per raggiungere la chiesa madre dove viene celebrata la santa messa.
Al termine i Santi tornano a palazzo Accardi per il rito della "tuppuliata" e l'avvio del pranzo che dura sino a sera, dopo aver consumato le centouno pietanze.
Per il secondo anno consecutivo nel palazzo Accardi (di proprietà del Comune) viene allestito l'altare in memoria dei coniugi Baldassare Stallone e Girolama Giorgi, mastri d'altare per più di mezzo secolo a Campobello: chiunque, per grazia ricevuta, doveva preparare l'altare in casa, chiamava i due coniugi per l'allestimento.
La particolarità dell'altare di quest'anno sta nel disegno del tetto, realizzato con veli da sposa e tovaglie pregiate.
Insieme all'allestimento dell'altare è stato attivato anche il laboratorio per la preparazione dei pani votivi.
L'altare questa settimana rimane aperto per le visite delle scolaresche. Domenica 13 aprile (Domenica delle Palme) alle 11.00, davanti palazzo Accardi, don Nicola Patti benedice le palme e poi i tre Santi sfilano lungo la via Giuseppe Garibaldi per raggiungere la chiesa madre dove viene celebrata la santa messa.
Al termine i Santi tornano a palazzo Accardi per il rito della "tuppuliata" e l'avvio del pranzo che dura sino a sera, dopo aver consumato le centouno pietanze.
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