Alla scoperta della chiesa di Santa Maria dell'Itria, con l'enorme reliquario e il Cristo dei miracoli

La Chiesa di Santa Maria dell'Itria a Trapani
Un reliquario declinato su pareti, porte, teche, statue che racchiudono scheletri, secondo gli stilemi barocchi. Santa Maria dell’Itria, o Santa Rita, com’è più conosciuta, fu edificata sui resti di una chiesa bizantina dedicata a Santa Maria dell’Odigitria, ceduta agli Agostiniani nel 1621.
Vi è anche sepolto il venerabile fra’ Santo di San Domenico. La facciata barocca venne progettata dall’architetto Pietro Castro e completata nel 1745. All’interno, numerosi dipinti tra i quali spicca il Sant’Agostino di Pietro Novelli e, fra le sculture, il Crocifisso secentesco di Pietro Orlando, con un particolare rivestimento della croce in guscio di tartaruga.
Non si può spostarlo: si narra che, a un tentativo, lo stesso Gesù in croce avrebbe aperto gli occhi, per manifestare il suo dissenso.
A Trapani sono 25 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Trapani, al costo di 15 euro.
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