Alla scoperta del Circolo della Borsa di Messina, uno dei club più antichi d'Europa

Il Circolo della Borsa di Messina, all'interno di Villa Rodriguez
Viene ricostruita la vera anima liberty della Messina di inizio secolo, attraverso le ville private, i palazzetti storici, persino il Circolo della Borsa (inedito anche per i messinesi).
La città dello Stretto riaccoglie "Le Vie dei Tesori", e apre quest’anno ventinove luoghi, dal 14 al 30 settembre, per tre weekend.
Il Circolo della Borsa della città dello Stretto è tra i più antichi club d'Europa. Fu fondato nel 1805 da mercanti stranieri e imprenditori appartenenti alla ricca borghesia locale. La sede, a partire dal 1852, era ubicata nei prestigiosi locali del Teatro Santa Elisabetta poi ribattezzato “Vittorio Emanuele”.
Oggi invece è allocata nel palazzetto della famiglia De Natale-Rodriquez, progettato dall’ingegnere Guido Viola negli anni Venti del secolo scorso. Esclusivo luogo mondano di ritrovo dei soci, ospitò anche sovrani italiani e stranieri. Eleganti i decori che si rifanno al repertorio floreale Liberty. Nel grande salone spicca il dipinto di Giacomo Conti, “La Danza delle Ore”. Tanti altri gli arredi e le opere d’arte provenienti dalla prima sede storica del “Santa Elisabetta”.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
La città dello Stretto riaccoglie "Le Vie dei Tesori", e apre quest’anno ventinove luoghi, dal 14 al 30 settembre, per tre weekend.
Il Circolo della Borsa della città dello Stretto è tra i più antichi club d'Europa. Fu fondato nel 1805 da mercanti stranieri e imprenditori appartenenti alla ricca borghesia locale. La sede, a partire dal 1852, era ubicata nei prestigiosi locali del Teatro Santa Elisabetta poi ribattezzato “Vittorio Emanuele”.
Oggi invece è allocata nel palazzetto della famiglia De Natale-Rodriquez, progettato dall’ingegnere Guido Viola negli anni Venti del secolo scorso. Esclusivo luogo mondano di ritrovo dei soci, ospitò anche sovrani italiani e stranieri. Eleganti i decori che si rifanno al repertorio floreale Liberty. Nel grande salone spicca il dipinto di Giacomo Conti, “La Danza delle Ore”. Tanti altri gli arredi e le opere d’arte provenienti dalla prima sede storica del “Santa Elisabetta”.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
"Celebrating Picasso" a Palazzo Reale: la mostra che celebra il genio del maestro
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi