A Palermo c'è "La via degli occhi limpidi": l'incontro con l'autrice al Teatro Atlante

Gli occhi limpidi nel quotidiano hanno il potere di cogliere in profondità il vero senso di ciò che accade, fugando così quei sentimenti di rabbia e paura che velano la realtà.

Anche le emozioni, grazie a una costante pratica di ascolto che apre alla comprensione della fluidità di ogni attimo, si rivelano forme vive nel fiume dell’esistenza. Scopriremo che la quiete dentro di noi è lì da sempre.

Venerdì 20 settembre alle 19.00 al Teatro Atlante di Palermo Annamaria Gyoetsu Epifania presenta il suo libro "La via degli occhi limpidi - l'arte di manifestarsi senza rumore".

Questo libro è un invito a coltivare un buon cuore così da rendere il nostro corpo e la nostra mente trasparenti "come uno specchio d’acqua di montagna".

L'autrice è anche danzatrice e danzaterapeuta, monaca e maestra zen, insegnante di Tai Chi Qi Gong. Nel 1972 consegue la maturità classica presso il Liceo Virgilio di Roma e il diploma di danzatrice presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma.Nel 1973 è solista accanto a Carla Fracci, Rudolf Nurejev, per l’Aterballetto, Arena di Verona, Biennale Teatro e Teatro La Fenice di Venezia e i più prestigiosi Enti lirici italiani ed europei. Tra i suoi maestri e coreografi: Jia Ruskaja, Aurelio Miloss, Maurice Béjart, Pierluigi Pier’Alli, Lindsay Kemp, Kazuo Ōno, Dominot.

Integra la sua formazione artistica con tecniche psicomotorie, arti marziali e terapie olistiche: Tai Chi Qi Gong, Judo, Metodo Feldenkrais, Mézières, Alimentazione naturale, Terapia del Soffio con il maestro Inoue Muhen. Partecipa a stages con Deepak Chopra, Choa Koc Sui, Maria Fux.

Svolge un’intensa attività seminariale con spettacoli finali per le detenute del Carcere Femminile di Rebibbia. Tiene corsi di formazione per operatori in collaborazione con unità socio-sanitarie, utilizzando meditazione e danza come forme di autoconoscenza e comunicazione. Il suo percorso nella Via del Buddha ha inizio nel 1985 con la pratica Zen.

Sperimenta anche altre forme di tradizione buddhista seguendo gli insegnamenti di Ghesce Yesce Tobden, Bernie Glassman, Thích Nhất Hạnh, Ghesce Ciampa Gyatso, Corrado Pensa, Stephen e Martine Batchelor. Fondamentali per il suo cuore di praticante donna, gli insegnamenti ricevuti da Jetsunma Tenzin Palmo.

A partire dal 1997 si dedica completamente alla pratica dello Zen Soto. Nel 1999 riceve l’ordinazione monastica dal Maestro Roland Yuno Rech presso il Tempio Zen de La Gendronnière in Francia, nel lignaggio del Maestro Deshimaru.

Ha curato, tra le altre cose, la pubblicazione in Italia di tre volumi del maestro Shohaku Okumura per la Astrolabio-Ubaldini: Genjokoan, Kodo senza dimora, Il Canto dello Zen, e per la Casadeilibri Hanaujo, I Fiori della Compassione, il capolavoro di Aoyama Shundo, una delle più stimabili maestre zen viventi.