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"Vendesi chiesa": iniziato l'iter per Santa Maria Maggiore all'Albergheria
La destinazione d'uso dovrà essere compatibile con il carattere storico e artistico dell'edificio, di cui dovrà essere assicurata la corretta conservazione nel tempo
Il rudere della chiesa di Santa Maria Maggiore
Dopo diversi decenni di abbandono nel 2014 era uscita la notizia di una sua nuova destinazione: "il rudere della chiesa, opportunamente ripristinato nelle parti mancanti, diventerà una biblioteca" recitava Mobilita Palermo.
Cosa che evidentemente non è accaduta viste le condizioni di degrado dell'edificio. Adesso l’immobile è privo anche del tetto e per questo è stata avviata la procedura - standard - per la sua alienazione così da poterlo fare rinascere con una nuova destinazione.
Che significa? L’Istituto Diocesano Sostentamento Clero di Palermo, che ne è proprietario, ha ottenuto il via libera dagli uffici dell’assessorato regionale ai Beni culturali e dell’Identità siciliana, che ha concesso l'alienazione dopo aver ricevuto dalla Soprintendenza il parere favorevole.
Quindi, sempre sotto la sorveglianza della Soprintendenza, il proprietario dovrà occuparsi di manutenzione, restauro e consolidamento agendo nell'ottica di preservare la struttura storica e artistica originale.
Si tratta comunque soltanto del primo passo verso la cessione dell'immobile, passo che sarà seguito dal secondo step: la dichiarazione di interesse da parte dei possibili acquirenti, tra cui saranno ammessi anche privati.
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