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È "diviso in due", il suo nome evoca forza e coraggio: il borgo in Sicilia che non conosci

Ci sono diverse leggende riguardo le sue origini che restano in gran parte ancora avvolte dal mistero. Un luogo suggestivo lontano dai riflettori e dai percorsi turistici

Viviana Ragusa
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  • 12 settembre 2024

Capri leone vista dall'alto

Lontano dai riflettori dei percorsi turistici più celebri, Capri Leone è un piccolo borgo della provincia di Messina dove tradizione e natura si incontrano in un connubio perfetto.

In epoca medievale, l’antico territorio era un punto strategico per il controllo delle aree circostanti, ma molti aspetti delle sue origini rimangono ancora oggi avvolti dal mistero.

La denominazione del borgo potrebbe derivare dal termine greco Κάπρος, che significa cinghiale. Ma “Capri” potrebbe anche provenire dalla parola latina "caprea", legata alla presenza di animali da allevamento o alla particolare conformazione rocciosa del territorio.

Anche la scelta del termine Leone, purtroppo, ha origini sconosciute.

Nel corso della storia sono state tramandate diverse leggende a riguardo: alcuni ritengono che la parola sia stata aggiunta alla denominazione originaria per distinguere il borgo siciliano dalla celebre isola nel Golfo di Napoli.
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Altri sostengono che “Leone” si riferisca al coraggio e alla forza degli abitanti, che nel corso dei secoli hanno dovuto affrontare invasioni e difficoltà.

In base a un’altra leggenda, però, il nome della cittadina siciliana sarebbe collegato alla storia della fontana del paese. Si narra che, molti secoli fa, un leone sia sceso dalle montagne circostanti e si sia fermato nei pressi della fontana per dissetarsi.

Gli abitanti del villaggio, stupiti dalla presenza del maestoso animale, decisero di scolpire un leone di pietra a guardia della fontana, come simbolo di forza e protezione.

Da allora, il grande mammifero è diventato l’emblema della città. Oltre alla statua del leone, tuttavia, passeggiando per le vie del borgo si possono ammirare numerosi edifici storici.

Un punto di riferimento importante a Capri Leone è la Chiesa di Maria SS. Annunziata, che custodisce una grande scultura marmorea del celebre artista Antonello Gagini. Ma un’altra attrazione da non perdere è la Chiesa Madre di San Costantino, patrono della città.

Come molti borghi siciliani, infatti, Capri Leone è un luogo profondamente legato alle sue tradizioni. Le feste religiose rappresentano uno dei momenti più importanti dell’anno, e tra tutte spicca la festa in onore del santo patrono.

Ogni anno, durante l’ultimo sabato di luglio, le strade del borgo si riempiono di colori, suoni e sapori: la processione del santo, accompagnata da musiche tradizionali e canti popolari, è un evento che richiama non solo gli abitanti, ma anche molti visitatori dai paesi vicini.

Essendo situata nell'area dei Nebrodi, Capri Leone è altresì una destinazione perfetta per gli amanti della natura e delle escursioni.

Il belvedere della città si affaccia sul Mar Mediterraneo e offre un panorama mozzafiato che comprende anche uno scorcio sulle Isole Eolie. Proprio da questo punto è possibile notare la "sorella" di Capri Leone.

Sul tratto di costa che va da Capo d'Orlando a S. Agata Militello, si trova la splendida frazione di Rocca di Capri Leone. Le due cittadine sono strettamente legate, tanto da essere spesso considerate come un unico contesto urbano e territoriale.

In passato, Rocca di Capri Leone era una frazione dell’omonimo comune collinare, ma oggi è un’entità autonoma, pur conservando un legame profondo con il suo paese d’origine.

Capri Leone si trova più in alto, mentre Rocca è situata ai piedi dell'altura, lungo la strada statale che collega diversi comuni siciliani. La frazione costiera, grazie alla sua posizione, ha visto uno sviluppo più rapido dal punto di vista commerciale e urbanistico rispetto a Capri Leone, che è rimasta maggiormente legata alla tradizione rurale e pastorale.

Gli abitanti della frazione collinare, infatti, amano scherzare sul fatto che Rocca, con il suo rapido sviluppo, sia la “figlia ribelle” che ha deciso di prendere il suo cammino.

Tuttavia, c’è anche un orgoglio comune nel sapere che, pur con destini diversi, i due centri rimangono strettamente intrecciati nella vita quotidiana e nelle relazioni interpersonali. Molte famiglie sono storicamente distribuite tra i due comuni e le festività religiose e culturali vengono spesso condivise.

In sostanza, che si tratti di una passeggiata tra le antiche stradine del borgo, di una sosta per gustare i sapori genuini della cucina locale o di un’escursione sui Nebrodi, Capri Leone sa come conquistare i visitatori grazie alla sua unicità.
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