STORIE
Deposita il brevetto e torna a Palermo: Ivan, l'inventore di un gioiello "rivoluzionario"
«Circa vent’anni fa ho lasciato Palermo, la mia città, per assecondare i miei studi di architettura ma ho sempre coltivato un sogno che finalmente è diventato realtà»
«Circa vent’anni fa ho lasciato Palermo, la mia città - ci ha detto Ivan - per assecondare i miei studi di architettura ma ho sempre coltivato il sogno che dallo scorso 27 luglio è diventato realtà».
Stiamo parlando di un gioiello unico che Ivan ha messo in produzione in numeri ridottissimi, e che, volendo fare ritorno nella sua terra, presenta a Palermo.
«Chi nasce isolano lo rimarrà per sempre anche se gira il mondo per tutta la vita; per questo ho deciso di portare la mia creazione a Palermo, che considero sempre casa».
La ricerca di Ivan, dall’indomani della laurea in architettura, è sempre stata rivolta alla luce, divenuta quasi un’ossessione, ci confessa.
«Ho sempre cercato di capire come declinare e valorizzare la luce, sia quella espressa, attraverso i progetti, sia quella riflessa attraverso la progettazione di gioielli».
«Dal 2004 al 2009 ho disegnato gioielli, poi è arrivata la crisi economica e i beni di lusso, tra cui i gioielli appunto, sono stati tra i primi beni ad essere ovviamente messi da parte. In quel momento ho pensato di realizzare qualcosa che rendesse unico e "diverso" un gioiello ma al tempo stesso personale e unico. È nata così la produzione, con marchio depositato, "Una dinamica"».
L’altra grande passione di Ivan, infatti, è la matematica: in sintesi mettendo insieme i numeri e le formule con la ricerca della "luce perfetta", dopo tre anni di calcoli e sette anni di sviluppo del progetto è nato questo gioiello dinamico, unico esemplare al mondo che può cambiare aspetto sfruttando le proprietà matematiche dei solidi.
Ecco i numeri di questa invenzione: 856.000 combinazioni base con oltre 7 milioni di personalizzazioni possibili, realizzati non con oro, argento o platino, ma con materiali aerospaziali ad impatto ambientale zero, biocompatibili e anallergici, strutture dinamiche che sfruttano il concetto dell’eliocentrismo, gemme e combinazioni di colori.
Tutte le creazioni, inoltre, sono limitate ad un massimo di 99 esemplari, oltre ad alcuni pezzi unici, ottenibili anche attraverso l'elaborazione delle date di nascita.
«Ecco oggi posso dire che il mio sogno si è realizzato, dopo anni di studio e ricerca ma è questo, secondo me, il senso della creazione e della vita: ricercare con l'occhio disincantato e possibilmente libero dalle nozioni che andiamo, nostro malgrado, apprendendo».
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