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Arriva l'ok al nuovo Dpcm: spostamenti, asporto e visite: le regole fino al 5 marzo

Sono 6 le regioni che rimarrebbero in zona gialla. Tutte le altre rischiano l'arancione, con la Lombardia e la Sicilia molto probabilmente in zona rossa. Ecco cosa cambia

Balarm
La redazione
  • 15 gennaio 2021

Il premier Giuseppe Conte

Continua il sistema dell'Italia a colori, resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 mentre si inaspriscono le soglie per accedere alle zone con restrizioni. Sono poche di fatto le modifiche che vengono introdotte dal nuovo Dpcm, che entra in vigore dal 16 marzo e che resta valido fino al 5 marzo.

Le misure sono in larga parte quelle annunciate e di fatto sono una seconda edizione delle restrizioni natalizie.

Il nuovo Dpcm infatti conferma le regole già introdottre con il decreto legge già approvato: con Rt 1 o con un livello di rischio "alto" o, ancora, con un'incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio moderato, si va in arancione, con Rt a 1,25 invece si va in zona rossa.

Questo si traduce in una situazione che vedrebbe rimanere in zona gialla solo 6 regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d'Aosta). Tutte le altre rischiano l'arancione, con la Lombardia e la Sicilia molto probabilmente in zona rossa.

SPOSTAMENTI
Il divieto di spostamento tra le regioni, comprese quelle gialle, sarà in vigore fino al 15 febbraio e non più al 5 marzo. Fino a quella data sarà invece valida la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa.
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E sempre fino al 5 marzo sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai verso i capoluoghi di provincia.

LA SCUOLA
A partire da lunedì le scuole superiori di secondo grado "adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica in modo che, almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca, sia garantita l'attività didattica in presenza".

Per le scuole dell'infanzia, per le elementari e le medie, prosegue il testo, la didattica continua a svolgersi "integralmente in presenza". Al momento restano le ordinanze regionali, come quella che in Sicilia tiene chiuse le scuole superiori fino alla fine del mese.

L'ASPORTO
Confermato il divieto della vendita da asporto per i bar dalle 18.00, con il ministro per gli Affari Regionali - Francesco Boccia - che ha garantito, nonostante la crisi di governo, "massima priorità" per i ristori a tutte le attività costrette a fermarsi.

Tra queste c'è lo sci: gli impianti non riapriranno almeno fino al 15 febbraio, nonostante alcuni presidenti chiedano che almeno nelle zone gialle sia consentita l'attività ai soli residenti.

PALESTRE E PISCINE
Chiuse anche palestre e piscine - anche se si continua a lavorare per consentire la ripresa almeno agli sport individuali nelle zone gialle - così come cinema e teatri.

Tornano invece le crociere ed è confermata l'apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e solo nei giorni feriali.

ZONA BIANCA
Con il decreto viene introdotta anche la cosiddetta "zona bianca", in cui le uniche restrizioni sono il distanziamento e l'uso della mascherina. Ma i parametri per entrarci - 3 settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso - fanno sì che ci vorranno mesi prima che una regione possa trovarcisi.

Per essere informati dettagliatamente potete consultare il DPCM del 14 gennaio e gli allegati
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