Palazzo Alliata di Pietratagliata fu commissionato intorno alla seconda metà del '400 per volontà dell'aristocratico Antonio Temine, pretore di Palermo e giudice della Gran Corte.
Il prestigioso palazzo gotico fu venduto nella prima metà del '700 ai Marassi, duchi di Pietratagliata, che ne commissionarono i lavori di restauro e ampliamento all'architetto Francesco Ferrigno, aggiornandolo successivamente secondo la moda del tempo, in stile Rococò, con gli affreschi di Vito D’Anna.
La dimora fu ereditata da Maria Cirilla, ultima discendente dei Marassi, che lo portò in dote al marito Luigi Alliata, terzogenito del principe di Villafranca.
Al suo discendente Fabrizio Alliata duca di Pietratagliata è da attribuire l’intervento di gusto neogotico dei primi decenni del '900: le facciate esterne furono liberate dai balconi di epoca barocca e alcuni ambienti furono decorati in stile neo medievalista da personalità di spicco come i tre architetti Ernesto Basile, Francesco Paolo Palazzotto e Francesco Valenti.
La facciata severa e imponente, da cui spicca una delle più alte torri della città (che, arricchita di bandiere, diede nome alla strada), si contrappone al lussureggiante cortile interno, attorniato da pareti nelle quali spiccano bifore, monofore e oculi di gusto gotico.
Il piano nobile accoglie il visitatore in un'accogliente sala d’ingresso abbellita da una decorazione lignea dove spicca una scenografica scala, e da questa si accede al grande salone quattrocentesco. I restanti ambienti offrono un viaggio nel Rococò, con il loro tripudio di stucchi, dorature e affreschi.
Coincidenza vuole che il principe di Baucina Biagio Licata, discendente di colui che edificò il palazzo, abbia sposato la principessa Signoretta Alliata, erede degli Alliata Marassi di Pietratagliata. La coppia attualmente abita nella nobile dimora assieme ai due figli Antonio e Maria Amalia.
Il Palazzo Alliata di Pietratagliata è meta del "Gran Tour di Sicilia" e membro dell’associazione "Dimore Storiche Italiane".