Accanto al mercato della "portuale" Vucciria, esistevano, e continuano ad esistere, a Palermo mercati che potremmo definire "interni", destinati cioé a raccogliere e porre in vendita le derrate alimentari provenienti dal territorio interno del palermitano, soprattutto al fertile agro che circondava la città. Fra questi, hanno un posto privilegiato i mercati del Capo e di Ballarò.
Il nome "Ballarò" deriva, probabilmente, dalle antiche merci dei mercanti arabi, che vivevano nel villaggio agricolo di Balhara, situato presso Monreale. Tesi alternative fanno risalire il nome a "Vallaraya", re indiano della regione del Deccan, o a una derivazione dal termine arabo "segel-ballareth", sede di fiera. Si tratta del più grande e più antico mercato della città, e si estende attualmente da Piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory verso Porta Sant'Agata.
Ballarò è quindi inserito all'interno dello storico quartiere popolare dell'Albergheria ed era il primo luogo che si attraversava entrando in città da Porta Sant'Agata. Benché il mercato sia organizzato secondo lo stile saraceno, la sua configurazione urbanistica risale alla seconda metà del XV secolo, frutto di un atto pianificatorio del Senato palermitano.
Nel corso del tempo, al tradizionale smercio di prodotti ortofrutticoli, si sono aggiunti altri generi di articoli, quali carne, tessuti, calzature, vestiario, prodotti di uso domestico e piatti tradizionali siciliani già cotti.
Come già la Vucciria anche Ballarò ha visto svilupparsi di recente una rinascita notturna del proprio territorio per la movida giovanile.
Mercati storici in Sicilia
Mercato di Ballarò
- Indirizzo
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Piazza Ballaro'
90134 Palermo - Apertura
- Aperto tutti i giorni la mattina e il pomeriggio
- Ingresso
- Ingresso libero
Il mercato di Ballarò a Palermo