Chiese in Sicilia
Chiesa di San Giuseppe dei Teatini
- Indirizzo
-
Corso Vittorio Emanuele
90134 Palermo - Vedi mappa - Visite
- Da lunedì a venerdì, ore 7.30-12 e 17-20
- Ingresso
- Ingresso gratuito
- Telefono
- 091.331239
- Altri link
La Chiesa di San Giuseppe dei Teatini è situata ad angolo tra corso Vittorio Emanuele e piazza Villena, i famosi Quattro Canti.
Sorta per l'Ordine dei Padri Teatini nel 1645 e ultimata nel '700, la struttura consta del contributo di molti valenti artisti. Architetto della chiesa è stato Giacomo Besio, mentre la meravigliosa cupola, visibile da molte zone della città, è opera di Giuseppe Mariani. L'interno è interamente rivestito di marmi pregiati, con eleganza e fastosità.
La volta della cupola è affrescata da Guglielmo Borremans, mentre gli affreschi della navata centrale sono stati rifatti su quelli precedenti di Filippo Tancredi.
Il grande altare marmoreo è di Andrea Palma, e il quadro raffigurante San Matteo che lo arricchisce è di Pietro Novelli. L'interno è uno spazio monumentale reso luminoso e rinvigorito dallo slancio elegantissimo delle colonne. Il tema dell'arco a pieno centro trascorre dinamicamente dalla navata centrale alla curvatura della volta, per culminare infine nella slanciata cupola.
La chiesa è rivestita interamente da marmi pregiati e affreschi di sobria luminosità. Oltre alle mirabili opere sopracitate, possiamo ammirare i contributi di Ignazio Marabitti e Filippo Siragusa, Domenico Gagini e Procopio Serpotta, con esempi di arte popolare, barocca, marmorea realistica e settecentesca. Famosa è la cripta, chiamata Madonna della Provvidenza, conosciuta per le leggendarie potenze miracolose delle sue acque.
Sorta per l'Ordine dei Padri Teatini nel 1645 e ultimata nel '700, la struttura consta del contributo di molti valenti artisti. Architetto della chiesa è stato Giacomo Besio, mentre la meravigliosa cupola, visibile da molte zone della città, è opera di Giuseppe Mariani. L'interno è interamente rivestito di marmi pregiati, con eleganza e fastosità.
La volta della cupola è affrescata da Guglielmo Borremans, mentre gli affreschi della navata centrale sono stati rifatti su quelli precedenti di Filippo Tancredi.
Il grande altare marmoreo è di Andrea Palma, e il quadro raffigurante San Matteo che lo arricchisce è di Pietro Novelli. L'interno è uno spazio monumentale reso luminoso e rinvigorito dallo slancio elegantissimo delle colonne. Il tema dell'arco a pieno centro trascorre dinamicamente dalla navata centrale alla curvatura della volta, per culminare infine nella slanciata cupola.
La chiesa è rivestita interamente da marmi pregiati e affreschi di sobria luminosità. Oltre alle mirabili opere sopracitate, possiamo ammirare i contributi di Ignazio Marabitti e Filippo Siragusa, Domenico Gagini e Procopio Serpotta, con esempi di arte popolare, barocca, marmorea realistica e settecentesca. Famosa è la cripta, chiamata Madonna della Provvidenza, conosciuta per le leggendarie potenze miracolose delle sue acque.