La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti è uno dei più famosi monumenti realizzati a Palermo di epoca normanna: la sua costruzione fu voluta da Ruggero II nel 1136.
Realizzata sulla base dell’influenza musulmana, che ne caratterizza la struttura "a qubba" tipicamente araba e le cupole rossicce, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti fu restaurata nel XIX secolo dall’architetto Patricolo.
L’edificio, costituito da una sola navata, è adiacente ad un’altra struttura preesistente del X secolo e si accompagna ad uno splendido chiostro normanno.
L'edificio si trova immerso in un lussureggiante giardino posto a coronamento del complesso monumentale: vi troviamo la rettangolare "Sala Araba", probabilmente eredità dell'arcaica struttura araba della originaria moschea.
La chiesa ha una pianta a croce commista, a navata unica dominata da due delle cinque cupole rosse visibili all'esterno. Le altre cupole, invece, ricoprono il transetto, mentre la cupola più alta costituisce la copertura del campanile. Il chiostro è a pianta rettangolare, e presenta una peculiare e magnifica serie di piccole colonne binate con capitelli a foglie d'acanto.
All’ingresso del sito è di notevole suggestione il giardino informale, databile alla fine del XIX secolo, di impianto romantico con flora in prevalenza esotica; nell’area più prossima alla chiesa si aggiungono piante di agrumi, insieme a nespoli, allori e ulivi.