Visite alla Chiesa dell'Angelo Custode: gioiello nascosto della confraternita degli staffieri
Chiesa dell'Angelo Custode di Palermo
La manifestazione de "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), giunge alla sua undicesima edizione e dal 29 settembre al 29 ottobre torna ad aprire le porte dei luoghi d'arte di Palermo, di quelli dimenticati e di quelli normalmente chiusi.
Durante tutti i weekend della manifestazione, ogni sabato e domenica, sarà possibile visitare la Chiesa dell'Angelo Custode.
È la chiesetta semisconosciuta realizzata dalla confraternita degli staffieri, cioè coloro che aiutavano i cavalieri a montare in sella reggendo la staffa. La confraternita, costituitasi nel 1699, non ebbe all’inizio una chiesa propria, ma fu ospitata nella chiesa della Madonna delle Raccomandate e poi in quella della Madonna dell'Itria alla Ferraria, entrambe non più esistenti. Nel 1701 la costruì.
Negli anni successivi decise di realizzare una chiesa più grande sopra quella già esistente, che fu trasformata nell’attuale cripta. La chiesetta, a unica navata con cinque altari, è un esempio di architettura post-barocca, con la belle rampe di scale che convergono al suo ingresso, con stucchi e quadri settecenteschi. Due elementi molto interessanti, al suo interno, sono la cantoria in legno, all'ingresso, tra rococò e neoclassico, e un magnifico crocifisso di legno e cartapesta.
Durante tutti i weekend della manifestazione, ogni sabato e domenica, sarà possibile visitare la Chiesa dell'Angelo Custode.
È la chiesetta semisconosciuta realizzata dalla confraternita degli staffieri, cioè coloro che aiutavano i cavalieri a montare in sella reggendo la staffa. La confraternita, costituitasi nel 1699, non ebbe all’inizio una chiesa propria, ma fu ospitata nella chiesa della Madonna delle Raccomandate e poi in quella della Madonna dell'Itria alla Ferraria, entrambe non più esistenti. Nel 1701 la costruì.
Negli anni successivi decise di realizzare una chiesa più grande sopra quella già esistente, che fu trasformata nell’attuale cripta. La chiesetta, a unica navata con cinque altari, è un esempio di architettura post-barocca, con la belle rampe di scale che convergono al suo ingresso, con stucchi e quadri settecenteschi. Due elementi molto interessanti, al suo interno, sono la cantoria in legno, all'ingresso, tra rococò e neoclassico, e un magnifico crocifisso di legno e cartapesta.
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