Le visite alla Chiesa dell'Origlione: uno scrigno di tesori tra dipinti e affreschi
La Chiesa di San Giovanni dell'Origlione a Palermo
La manifestazione de "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), giunge alla sua undicesima edizione e dal 29 settembre al 29 ottobre torna ad aprire le porte dei luoghi d'arte di Palermo, di quelli dimenticati e di quelli normalmente chiusi.
Durante tutti i weekend della manifestazione, ogni sabato e domenica, sarà possibile visitare la Chiesa dell'Origlione. Costruita nel Seicento come chiesa del vicino convento di monache benedettine, fu dotata nel 1717 di un camminamento sui palazzi vicini che consentiva alle religiose di raggiungere la loggia sul Cassaro.
Abbandonata nel 1866 per la requisizione dei beni ecclesiastici, il 9 maggio 1943 fu danneggiata da una bomba. Uno scrigno di tesori: custodisce il dipinto settecentesco “San Benedetto che abbatte gli idoli” di Gaspare Serenario, mentre nel corso di recenti lavori è riemerso un brano degli affreschi originari attribuito a Pietro Novelli.
Travagliata la storia delle sue inquiline: nel 1532 nove monache “pel desiderio di menar vita più rigida ed austera” uscirono dall’Origlione per fondare il convento dei Sett’Angeli. Al loro posto passarono le monache olivetane delle Repentite.
Durante tutti i weekend della manifestazione, ogni sabato e domenica, sarà possibile visitare la Chiesa dell'Origlione. Costruita nel Seicento come chiesa del vicino convento di monache benedettine, fu dotata nel 1717 di un camminamento sui palazzi vicini che consentiva alle religiose di raggiungere la loggia sul Cassaro.
Abbandonata nel 1866 per la requisizione dei beni ecclesiastici, il 9 maggio 1943 fu danneggiata da una bomba. Uno scrigno di tesori: custodisce il dipinto settecentesco “San Benedetto che abbatte gli idoli” di Gaspare Serenario, mentre nel corso di recenti lavori è riemerso un brano degli affreschi originari attribuito a Pietro Novelli.
Travagliata la storia delle sue inquiline: nel 1532 nove monache “pel desiderio di menar vita più rigida ed austera” uscirono dall’Origlione per fondare il convento dei Sett’Angeli. Al loro posto passarono le monache olivetane delle Repentite.
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