Si ride al Jolly con Ernesto Maria Ponte e Gianni Nanfa: clamorosi equivoci e sorprese
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Giovanni Nanfa ed Ernesto Maria Ponte
Con un cast d’eccezione e la regia di Ernesto Maria Ponte, a Palermo va in scena uno spettacolo che regala al pubblico momenti di puro divertimento e di riflessione.
Dal 14 febbraio al 9 marzo, il Teatro Jolly ospita "Sembrava una mattina come le altre", una commedia brillante in due atti scritta da Giovanni Nanfa, Ernesto Maria Ponte e Salvo Rinaudo.
INFO E BIGLIETTI
Lo spettacolo va in scena solo venerdì, sabato e domenica, il venerdì e il sabato alle 21.15, la domenica alle 17.30.
I biglietti sono acquistabili online sul sito del Teatro Jolly oppure presso il botteghino del teatro (in via Domenico Costantino, aperto dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30). Info ai numeri 091 6376336 e 091 6377377 oppure sulla pagina Facebook del Teatro Jolly.
TRAMA
La storia ruota attorno a Paolo Lo Curto, interpretato dallo stesso Ernesto Maria Ponte, che si ritrova improvvisamente al centro di un clamoroso equivoco.
Nonostante gli sforzi del protagonista per spiegare la realtà dei fatti, medici, familiari e conoscenti sembrano preferire la versione più drammatica della vicenda, dimostrando come la percezione collettiva possa spesso sovrastare la verità.
A sostenere il ritmo incalzante dello spettacolo è un cast affiatato: Giovanni Nanfa veste i panni del primario dell’ospedale Rosario Gallo, personaggio che si lascia trasportare dall’interpretazione errata degli eventi e cerca di conquistare Adele Lo Curto (Tiziana Martilotti), moglie del protagonista.
Intorno a loro ruota una serie di personaggi eccentrici e divertenti, come la vicina di casa Gertrude Picillo (Mirella Di Giovanni), il parroco Don Vincenzo (Claudio Petrì), la sorella Elena Lo Curto (Roberta Lacca) e un misterioso malavitoso (Mattia Macaluso).
Un ruolo chiave è giocato dall’infermiera Lucia (Clelia Cucco), figura che si trasforma in un'inaspettata deus ex machina.
La commedia, oltre a far ridere il pubblico, solleva una riflessione più ampia sulla natura degli imprevisti e su come le circostanze possano influenzare le nostre vite, anche quando la verità sembra evidente.
Lo spettacolo va in scena solo venerdì, sabato e domenica, il venerdì e il sabato alle 21.15, la domenica alle 17.30.
Dal 14 febbraio al 9 marzo, il Teatro Jolly ospita "Sembrava una mattina come le altre", una commedia brillante in due atti scritta da Giovanni Nanfa, Ernesto Maria Ponte e Salvo Rinaudo.
INFO E BIGLIETTI
Lo spettacolo va in scena solo venerdì, sabato e domenica, il venerdì e il sabato alle 21.15, la domenica alle 17.30.
I biglietti sono acquistabili online sul sito del Teatro Jolly oppure presso il botteghino del teatro (in via Domenico Costantino, aperto dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30). Info ai numeri 091 6376336 e 091 6377377 oppure sulla pagina Facebook del Teatro Jolly.
TRAMA
La storia ruota attorno a Paolo Lo Curto, interpretato dallo stesso Ernesto Maria Ponte, che si ritrova improvvisamente al centro di un clamoroso equivoco.
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Una semplice e accidentale ferita al polso durante la colazione viene scambiata da tutti come un tentativo di suicidio.Nonostante gli sforzi del protagonista per spiegare la realtà dei fatti, medici, familiari e conoscenti sembrano preferire la versione più drammatica della vicenda, dimostrando come la percezione collettiva possa spesso sovrastare la verità.
A sostenere il ritmo incalzante dello spettacolo è un cast affiatato: Giovanni Nanfa veste i panni del primario dell’ospedale Rosario Gallo, personaggio che si lascia trasportare dall’interpretazione errata degli eventi e cerca di conquistare Adele Lo Curto (Tiziana Martilotti), moglie del protagonista.
Intorno a loro ruota una serie di personaggi eccentrici e divertenti, come la vicina di casa Gertrude Picillo (Mirella Di Giovanni), il parroco Don Vincenzo (Claudio Petrì), la sorella Elena Lo Curto (Roberta Lacca) e un misterioso malavitoso (Mattia Macaluso).
Un ruolo chiave è giocato dall’infermiera Lucia (Clelia Cucco), figura che si trasforma in un'inaspettata deus ex machina.
La commedia, oltre a far ridere il pubblico, solleva una riflessione più ampia sulla natura degli imprevisti e su come le circostanze possano influenzare le nostre vite, anche quando la verità sembra evidente.
Lo spettacolo va in scena solo venerdì, sabato e domenica, il venerdì e il sabato alle 21.15, la domenica alle 17.30.
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