Gli straordinari tesori delle chiese di Ciminna in mostra al Monastero di Santa Caterina di Palermo
Un dipinto della mostra "I tesori di Ciminna"
Nell'ottica della valorizzazione delle bellezze storiche artistiche e monumentali di Ciminna, all'interno delle sale del Monastero di Santa Caterina al Cassaro di Palermo, è allestita la mostra "Tesori di Ciminna" a cura di Lina Bellanca, soprintendente ai Beni culturali di Palermo, e di Giuseppe Bucaro, direttore dell'Ufficio Beni culturali dell'Arcidiocesi.
Sono esposti oltre 60 fra dipinti, argenti e opere tessili, datati prevalentemente fra il XVII e XVIII secolo, provenienti dalla chiesa madre, dalle chiese e dal Municipio del paese. Fra questi, i preziosi corali miniati realizzati da Don Santo Giganti e una sedia intagliata e dorata usata da papa Benedetto XVI nella sua visita a Palermo.
La mostra è uno degli appuntamenti di Exstasis e ha come sottotitolo "Sacra et Pretiosa", perché si pone nel solco, già tracciato con la precedente esposizione, di valorizzazione dei beni culturali della Diocesi di Palermo.
Questo è possibile soprattutto per il rapporto di collaborazione instauratosi fra gli enti preposti e l’Ufficio beni culturali della diocesi e, per questa mostra, grazie al Comune e alla Parrocchia di Ciminna. Queste esposizioni inoltre costituiscono un modo per far conoscere i tanti tesori conservati nei centri minori, un modo per incentivare i visitatori ad andare a vedere i luoghi d’origine di queste opere».
Ciminna, con la propria storia, la propria arte, le proprie tradizioni è un esempio concreto di una realtà culturale che unitamente al tessuto urbano regala un quadro d'insieme di estimato valore.
Sono esposti oltre 60 fra dipinti, argenti e opere tessili, datati prevalentemente fra il XVII e XVIII secolo, provenienti dalla chiesa madre, dalle chiese e dal Municipio del paese. Fra questi, i preziosi corali miniati realizzati da Don Santo Giganti e una sedia intagliata e dorata usata da papa Benedetto XVI nella sua visita a Palermo.
La mostra è uno degli appuntamenti di Exstasis e ha come sottotitolo "Sacra et Pretiosa", perché si pone nel solco, già tracciato con la precedente esposizione, di valorizzazione dei beni culturali della Diocesi di Palermo.
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«Continua il percorso di valorizzazione delle opere d'arte sacra contenute nei monasteri e nelle chiese dell'Arcidiocesi di Palermo - spiega l'architetto Lina Bellanca -. Dal primo appuntamento dello scorso anno con "Sacra et pretiosa", attraverso queste esposizioni, si concretizza il progetto iniziale della Soprintendenza di fare del Monastero di Santa Caterina un museo di arte sacra vitale e capace di nuove interazioni.Questo è possibile soprattutto per il rapporto di collaborazione instauratosi fra gli enti preposti e l’Ufficio beni culturali della diocesi e, per questa mostra, grazie al Comune e alla Parrocchia di Ciminna. Queste esposizioni inoltre costituiscono un modo per far conoscere i tanti tesori conservati nei centri minori, un modo per incentivare i visitatori ad andare a vedere i luoghi d’origine di queste opere».
Ciminna, con la propria storia, la propria arte, le proprie tradizioni è un esempio concreto di una realtà culturale che unitamente al tessuto urbano regala un quadro d'insieme di estimato valore.
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