"Lo sguardo consapevole" in mostra a Ciminna: la nuova personale di Luca Iannì
"Spring", una delle opere di Luca Iannì in mostra a Ciminna
Da sabato 24 febbraio fino al 10 marzo si può visitare la mostra “Lo sguardo consapevole”, nell'ambito della manifestazione "Ciminna Contemporanea", la rassegna di arti visive curata da Vito Mauro. È una personale dell’architetto nisseno Luca Iannì, artista della fotografia rielaborata in post produzione e del cortometraggio.
“Lo sguardo consapevole” è un viaggio alla scoperta degli universi possibili, che si aprono davanti a noi quando passiamo dalla banalità del guardare ad una osservazione intuitiva e libera di creare.
La mostra parte con una splendida anteprima dalla ricerca “Lesioni”: fotografie rielaborate di fratture e fessurazioni che Iannì astrae dagli intonaci e da vecchi muri diroccati in una visione digitale virata al negativo che fa dell’ombra luce e di ogni granulo una piccola stella di una galassia immaginaria. Vi è un valore simbolico - il degrado che si trasforma in bellezza - lo straniamento per un segno greve che si trasforma in una danza libera da ogni peso visivo.
L’artista trova nelle venature delle foglie, nel tripudio dei piccoli fiori inosservati, nelle spine protese, nelle tele di ragno, quella grazia e complessità che fa della composizione un trine, un ricamo, tracciato con la forza di un’acquaforte e la dolcezza di una velatura di colore.
Infine, dopo questa serie che fu esposta a Palermo ai Cantieri culturali alla Zisa e poi al Museo Antonio Pasqualino, ecco altri lavori ma non sono stampati: brevi audiovisivi, anteriori alle altre ricerche, montaggi che scorrono in successione, ripresi prima del lockdown pandemico e presentati al Museo d’arte contemporanea di Caltanissetta nel 2019.
“Lo sguardo consapevole” è un viaggio alla scoperta degli universi possibili, che si aprono davanti a noi quando passiamo dalla banalità del guardare ad una osservazione intuitiva e libera di creare.
La mostra parte con una splendida anteprima dalla ricerca “Lesioni”: fotografie rielaborate di fratture e fessurazioni che Iannì astrae dagli intonaci e da vecchi muri diroccati in una visione digitale virata al negativo che fa dell’ombra luce e di ogni granulo una piccola stella di una galassia immaginaria. Vi è un valore simbolico - il degrado che si trasforma in bellezza - lo straniamento per un segno greve che si trasforma in una danza libera da ogni peso visivo.
Adv
Si passa poi alla serie “Rinaturazione”, stampata su carta Hahnemühle di antica tradizione e sericea bellezza, in cui lo sguardo viene accompagnato verso la natura minimale, quella che cresce tra asfalto e marciapiede, sui terreni nudi di cantieri abbandonati, nella campagna troppo brucata, cotta dal sole e sfibrata dagli incendi di ogni estate.L’artista trova nelle venature delle foglie, nel tripudio dei piccoli fiori inosservati, nelle spine protese, nelle tele di ragno, quella grazia e complessità che fa della composizione un trine, un ricamo, tracciato con la forza di un’acquaforte e la dolcezza di una velatura di colore.
Infine, dopo questa serie che fu esposta a Palermo ai Cantieri culturali alla Zisa e poi al Museo Antonio Pasqualino, ecco altri lavori ma non sono stampati: brevi audiovisivi, anteriori alle altre ricerche, montaggi che scorrono in successione, ripresi prima del lockdown pandemico e presentati al Museo d’arte contemporanea di Caltanissetta nel 2019.
Se vuoi essere informato su altri eventi come questo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
L'universo di Monet a Palermo: una speciale esperienza (immersiva) a Palazzo Trinacria
-
MOSTRE
"Iconic Women Multimedia Experience": le eroine di Domenico Pellegrino a Palermo
-
ESPERIENZE
Il Politeama diventa set fotografico per i tuoi scatti: un'esperienza unica a Palermo