A Termini Imerese la Sagra "Maccarruna ´nta maidda"
Con il Carnevale Termitano ritorna la tradizione a tavola che diventa momento di festa, d’incontro e di “esagerazione”. Non molto tempo fa, quando le donne erano delle massaie provette, questo piatto veniva preparato sempre a mano fatto in casa con "i busi" , e lasciati "sciariari", (asciugare lentamente) appesi alle canne.
Le famiglie più ricche utilizzavano il cosiddetto “arbitrio”, uno strumento in metallo che meccanizzando il processo di preparazione, permetteva di produrre grandi quantità di pasta in poco tempo.
Quello che si otteneva in entrambi i casi era una pasta veramente eccellente, che una volta cotta, veniva condita con ragù di maiale e poi servita in una particolare vasca di legno, la "maidda", dove era stato preparato I'impasto, e attorno alla quale per tradizione (in uso sopratutto tra i contadini e le famiglie più povere) tutti si sedevano per mangiare: una regola non scritta ma rispettata da tutti che valeva certamente per le famiglie più povere e per i contadini.
Questo pasto, “ i maccarruna cu sucu ‘nta maidda” rappresenta ieri come oggi il piatto tipico del carnevale termitano: il Giovedi e il Martedi grasso devono il loro nome a questo pasto che veniva consumato abbondantemente e in maniera esagerata in questi due giorni.
E subito dopo aver mangiato non si può festeggiare veramente il carnevale senza “abballari”. L’incontro attorno alla tavola era completato da danze e balli popolari che mettevano insieme tutte le generazioni della famiglia: le tarantelle siciliane e i canti popolari si tramandavano anche grazie a questi appuntamenti.
È nel solco di questa tradizione che da 4 anni l’associazione Termini d’Amuri propone la sagra “Maccarruna ‘nta maidda” nel desiderio di recuperarne i valori più autentici: la festa, la condivisione, l’unione familiare. Dalle ore 10 Visita della città (facoltativo), dalle 13 ecco la Sagra Maccarruna ‘nta maidda e alle 14.30 Festa abballu con la band "Le Matrioske". Alle 17 Sfilata dei Carri Allegorici.
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