Dai videoclip ai romanzi: Duilio Scalici e il nuovo libro a Palazzo del Poeta a Palermo
Il salotto culturale di Palazzo del Poeta è pronto a ripartire.
Il successo che l’anno scorso era stato del tutto inatteso e aveva portato questa rassegna, nata un po’ per caso, a diventare uno dei cartelloni letterari più amati della città, aveva avuto una dolorosa battuta d’arresto.
Ritorna, adesso, più vivo che mai, più maturo e consapevole, pronto a riportare al proprio numeroso clan di appassionati tanti nuovi scrittori pronti a confidarsi, a coinvolgere sul filo della parola scritta: romanzi, saggi, poesie, noir.
"Un tè con l’autore” riparte negli stessi spazi che un tempo furono dimora di intellettuali (Palazzo del Poeta, appunto, in via Seminario Italo Albanese, 20) e oggi sono luogo di scambio e innovazione.
Il primo appuntamento è domenica 16 febbraio, alle 17,30 con la presentazione del romanzo distopico “L’educazione sbagliata” (Capponi editore) scritto da Duilio Scalici regista, autore e scrittore palermitano, che nel corso della sua carriera ha già diretto videoclip di Francesco Renga, Ermal Meta, Carmen Consoli, Marina Rei.
"Ripartiamo con forza, lo dobbiamo a chi ci ha seguito finora, Nicola ha sempre sposato questo mio progetto e oggi credo sia venuto il momento di riaprire le porte di Palazzo del Poeta, pronti ad accogliere scrittori, artisti, cineasti, cercando insieme un filo che parli di modernità, di passioni, di sentimenti; e cerchi di dare un perché a questo nostro mondo complicato – dice l’ideatrice, la giornalista Rosa Di Stefano che ha perso improvvisamente il marito, il manager Nicola Farruggio, da pochi mesi – La rassegna si era dovuta fermare, ma è stato solo uno stop momentaneo, abbiamo sempre pensato che avremmo ricominciato: ecco, siamo pronti per riprendere".
Dodici appuntamenti letterari domenicali da febbraio a giugno sono solo un primo assaggio cui si aggiungeranno presto proiezioni, provocazioni, dibattiti, condivisioni e incontri, sempre con il cuore rivolto alla Sicilia e alla sua straordinaria complessità.
Ciascun incontro avrà un tema, un ospite – talvolta anche due, in stimolanti rimbalzi di prospettive differenti. E sempre un libro su cui riflettere, discutere, meditare, trasportati dall’aroma di un tè servito nella saletta appositamente creata per un momento di relax. Proposta trasversale, attenta al territorio, la rassegna aveva preso il via come un gioco elegante e partecipato, un modo per ritrovarsi tra amici, magari ascoltando un personaggio, ma in pochi mesi era diventata un appuntamento atteso e con un pubblico sempre più numeroso.
Il successo che l’anno scorso era stato del tutto inatteso e aveva portato questa rassegna, nata un po’ per caso, a diventare uno dei cartelloni letterari più amati della città, aveva avuto una dolorosa battuta d’arresto.
Ritorna, adesso, più vivo che mai, più maturo e consapevole, pronto a riportare al proprio numeroso clan di appassionati tanti nuovi scrittori pronti a confidarsi, a coinvolgere sul filo della parola scritta: romanzi, saggi, poesie, noir.
"Un tè con l’autore” riparte negli stessi spazi che un tempo furono dimora di intellettuali (Palazzo del Poeta, appunto, in via Seminario Italo Albanese, 20) e oggi sono luogo di scambio e innovazione.
Il primo appuntamento è domenica 16 febbraio, alle 17,30 con la presentazione del romanzo distopico “L’educazione sbagliata” (Capponi editore) scritto da Duilio Scalici regista, autore e scrittore palermitano, che nel corso della sua carriera ha già diretto videoclip di Francesco Renga, Ermal Meta, Carmen Consoli, Marina Rei.
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È lo stesso Scalici a raccontare che ha preso spunto da un saggio di Andrea Camilleri "Autodifesa di Caino", mentre per l'ambientazione di questo futuro dove vivono solo essere umani perfetti, si è ispirato alla distrutta Poggioreale."Ripartiamo con forza, lo dobbiamo a chi ci ha seguito finora, Nicola ha sempre sposato questo mio progetto e oggi credo sia venuto il momento di riaprire le porte di Palazzo del Poeta, pronti ad accogliere scrittori, artisti, cineasti, cercando insieme un filo che parli di modernità, di passioni, di sentimenti; e cerchi di dare un perché a questo nostro mondo complicato – dice l’ideatrice, la giornalista Rosa Di Stefano che ha perso improvvisamente il marito, il manager Nicola Farruggio, da pochi mesi – La rassegna si era dovuta fermare, ma è stato solo uno stop momentaneo, abbiamo sempre pensato che avremmo ricominciato: ecco, siamo pronti per riprendere".
Dodici appuntamenti letterari domenicali da febbraio a giugno sono solo un primo assaggio cui si aggiungeranno presto proiezioni, provocazioni, dibattiti, condivisioni e incontri, sempre con il cuore rivolto alla Sicilia e alla sua straordinaria complessità.
Ciascun incontro avrà un tema, un ospite – talvolta anche due, in stimolanti rimbalzi di prospettive differenti. E sempre un libro su cui riflettere, discutere, meditare, trasportati dall’aroma di un tè servito nella saletta appositamente creata per un momento di relax. Proposta trasversale, attenta al territorio, la rassegna aveva preso il via come un gioco elegante e partecipato, un modo per ritrovarsi tra amici, magari ascoltando un personaggio, ma in pochi mesi era diventata un appuntamento atteso e con un pubblico sempre più numeroso.
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