A Palazzo Branciforte la Madonna che indica la strada: in mostra il capolavoro medievale
Tavola della Madonna Odigitria (part.)
Dopo 206 anni e un'attenta opera di restauro finanziata dalla Fondazione Sicilia, viene restituita la Madonna Odigitria, l'icona dinanzi alla quale Guglielmo II avrebbe offerto la bolla d'oro della fondazione dell'Abbazia di Monreale nel lontano 1176.
L'opera viene presentata al pubblico all'interno del suggestivo Monte di Santa Rosalia di Palazzo Branciforte, dal 19 dicembre 2019 al 19 gennaio 2020, nella sua sontuosa veste di capolavoro medievale, l'eccezionale tavola detta Madonna Bruna o Madonna della Negra, conservata presso il Duomo di Monreale.
La Tavola, posta in origine nell'area absidale e spostata in epoca postridentina nella controfacciata, rimase all'interno del Duomo fino all'incendio da cui fu danneggiata nel 1811; la sala rossa del Palazzo Arcivescovile prima e il Museo Diocesano dopo, l'hanno custodita fino ad oggi.
Sulla scorta di interessanti indagini condotte sui pigmenti delle tavole lignee sembra che l'icona, non solo sia coeva dell'epoca della fondazione e quindi compatibile con la tradizione che ne riconosce il capezzale del re Guglielmo, ma sia un'opera di fattura siciliana, come suggerisce del resto l'impiego dell’abete dei Nebrodi, obbediente ai canoni stilistici della temperie artistica di età normanna.
I lavori di restauro, condotti dal novembre 2016 a giugno 2017, sono stati effettuati da Mauro Sebastianelli e Giovanni Travagliato, sotto la direzione di Maria Concetta Di Natale e l'alta Sorveglianza della Soprintendenza ai Beni culturali di Palermo, coinvolgendo un folto numero di esperti tra restauratori, storici dell'arte e chimici.
La mostra, inserita all’interno della cattedrale lignea del Monte di Santa Rosalia, ha l'intento di presentarsi come un percorso immersivo articolato in tre sezioni che conduce il visitatore attraverso i dati sul restauro e le evidenze storico-artistiche, per giungere infine alla splendida icona di Monreale.
L'opera viene presentata al pubblico all'interno del suggestivo Monte di Santa Rosalia di Palazzo Branciforte, dal 19 dicembre 2019 al 19 gennaio 2020, nella sua sontuosa veste di capolavoro medievale, l'eccezionale tavola detta Madonna Bruna o Madonna della Negra, conservata presso il Duomo di Monreale.
La Tavola, posta in origine nell'area absidale e spostata in epoca postridentina nella controfacciata, rimase all'interno del Duomo fino all'incendio da cui fu danneggiata nel 1811; la sala rossa del Palazzo Arcivescovile prima e il Museo Diocesano dopo, l'hanno custodita fino ad oggi.
Sulla scorta di interessanti indagini condotte sui pigmenti delle tavole lignee sembra che l'icona, non solo sia coeva dell'epoca della fondazione e quindi compatibile con la tradizione che ne riconosce il capezzale del re Guglielmo, ma sia un'opera di fattura siciliana, come suggerisce del resto l'impiego dell’abete dei Nebrodi, obbediente ai canoni stilistici della temperie artistica di età normanna.
I lavori di restauro, condotti dal novembre 2016 a giugno 2017, sono stati effettuati da Mauro Sebastianelli e Giovanni Travagliato, sotto la direzione di Maria Concetta Di Natale e l'alta Sorveglianza della Soprintendenza ai Beni culturali di Palermo, coinvolgendo un folto numero di esperti tra restauratori, storici dell'arte e chimici.
La mostra, inserita all’interno della cattedrale lignea del Monte di Santa Rosalia, ha l'intento di presentarsi come un percorso immersivo articolato in tre sezioni che conduce il visitatore attraverso i dati sul restauro e le evidenze storico-artistiche, per giungere infine alla splendida icona di Monreale.
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