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Sono antiche, segni particolari magnifiche: le ville del '700 nella Piana dei Colli a Palermo

Fu proprio qui che i nobili commissionarono la costruzione di sontuose residenze, dove potevano godere della frescura estiva e ammirare la bellezza della natura

Viviana Ragusa
Graphic designer
  • 12 marzo 2024

Nel cuore di Palermo, tra le colline che abbracciano la città, si ergono maestose le ville settecentesche, testimoni del prestigio e del raffinato gusto artistico di un'epoca passata.

Queste dimore aristocratiche, immerse in grandi giardini, rappresentano un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore, incastonato nel paesaggio urbano della Piana dei Colli (delimitato da Monte Pellegrino, Monte Gallo e Monte Billiemi).

Fu proprio qui che, nel XVIII secolo, i nobili locali commissionarono la costruzione di sontuose residenze, dove potevano godere della frescura estiva e ammirare la bellezza della natura circostante.

Oltre al luogo di costruzione, le ville settecentesche nella Piana dei Colli si distinguono per il loro design raffinato. Molte di esse furono progettate da rinomati architetti dell'epoca, che mescolarono sapientemente stili diversi per creare opere uniche. Uno degli elementi più affascinanti delle ville settecentesche è rappresentato dai loro giardini, ricchi di piante esotiche, fontane e statue.
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I nobili palermitani dedicavano grande cura alla progettazione dei giardini, creando ambienti suggestivi e romantici, ideali per passeggiate tranquille, ma anche per la coltivazione.

Non era raro, infatti, che accanto all’edificio principale sorgessero stalle, cantine e locali per la servitù. Alcune ville settecentesche furono degli agglomerati agricoli a tutti gli effetti, come Villa Magnisi, costruita sopra i ruderi di un vecchio casale del '500. Nel '700 l’edificio fu la dimora del barone Magnisi, proveniente dall’omonima penisola in provincia di Siracusa.

Tuttavia, il periodo di maggiore fermento cominciò a metà del '900, quando la villa venne acquistata da Filippo Buccola. Il boss mafioso, tornato nella città natìa dopo il soggiorno in America, trasformò il gioiello settecentesco in una redditizia azienda agricola, assumendo tutti i vecchi amici del suo amato quartiere.

Oggi Villa Magnisi è la sede dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Palermo. All’interno dello storico edificio, tra le decorazioni floreali in stucco e i sontuosi lampadari in vetro di Murano, vengono organizzati convegni, riunioni e iniziative di divulgazione scientifica. Come Villa Magnisi, anche Villa Castelnuovo divenne un luogo in cui sfruttare il vasto terreno circostante.

Costruita nel ‘700 come residenza estiva della famiglia Cottone, fu trasformata nella sede dell’Istituto Agrario, inaugurato da Ruggero Settimo nel 1847. All’interno dell’ampio parco sorgono diversi edifici in stile neoclassico e, a partire dal 1965, il Teatro di Verdura all’interno del parco di Villa Castelnuovo è la sede di diversi spettacoli durante la stagione estiva.

Tra gli affascinanti edifici situati nella Piana dei Colli spicca certamente anche Villa Lampedusa, conosciuta come la “Villa del Gattopardo”. Costruita nel XVIII secolo per volere di don Isidoro Terrasi, la celebre proprietà (che custodisce le decorazioni di Gaspare Fumagalli) passò ai Principi Alliata di Villafranca.

Questa splendida residenza situata nella Piana dei Colli è stata anche la sede dell’osservatorio astronomico maggiormente apprezzato a Palermo nell’800.

Attualmente Villa Lampedusa ospita un resort di lusso e un centro congressi, allestito nelle ex scuderie. Negli ultimi anni l’edificio è stato scelto per ospitare sfilate di moda, set cinematografici e altri eventi importanti. Villa Boscogrande, anch’essa legata al "Gattopardo", incanta i visitatori di ogni generazione grazie alla sua bellezza.

L’edificio venne realizzato sulla struttura preesistente appartenuta alla famiglia Sammartino. Secondo numerosi critici cinematografici, le sfarzose decorazioni di Villa Boscogrande avrebbero contribuito alla vittoria del celebre film di Luchino Visconti al Festival di Cannes del 1963. Le splendide sale del complesso architettonico hanno conquistato anche il noto chef Natale Di Maria, che cucina proprio nei locali di Villa Boscogrande.

Il Barone Luigi Chiaramonte Bordonaro, definito dalla stampa "l’ultimo Gattopardo", ha avuto il privilegio di ospitare grandi politici, sportivi e personaggi famosi nella sua splendida residenza: Villa Bordonaro.

La dimora custodisce ancora oggi la tradizione della famiglia, osservabile attraverso le porcellane con lo stemma ufficiale, i lampadari di cristallo e molti altri gioielli che testimoniano lo sfarzo della Sicilia settecentesca.

Al confine con il Parco della Favorita sorge Villa Niscemi, costruita su una vecchia struttura agricola e appartenuta per diverso tempo alla famiglia Valguarnera.

Situata in un punto strategico per il procacciamento della selvaggina, questo tesoro architettonico fu la sede perfetta per lunghe giornate di caccia. Camminando tra le sale dell’antica dimora nobiliare si rimane ammaliati dall’imponente camino in pietra e dalla “Galleria dei Re di Sicilia”.

A pochi passi da Villa Niscemi si trova la Real Casina Cinese, luogo dotato di un fascino unico e inimitabile.

Commissionata dal re Ferdinando III di Borbone nel 1799, questa sontuosa residenza fu progettata dall'architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia, con l'intento di emulare lo stile esotico delle pagode cinesi.

L'edificio, caratterizzato da una facciata decorata con motivi orientali e da interni sontuosamente arredati, divenne il luogo prediletto della corte borbonica per feste e ricevimenti. Vicino al celebre edificio appena citato sorge Villa Spina, altro esempio di costruzione settecentesca situata nella Piana dei Colli.

Anche questa volta si tratta di una residenza costruita sulla precedente casina di campagna. La proprietà della villa è passata attraverso diverse famiglie, come i Velia, gli Isgrò e, infine, i Palminteri.

La caratteristica che salta subito all’occhio è la grande scalinata elicoidale, grazie alla quale si accede al piano nobile. Villa Spina, inoltre, conserva una grotta artificiale, una delle numerose "camere dello scirocco" che hanno contribuito alla proliferazione di queste residenze nobiliari estive nella Piana dei Colli.

Immaginate, da bambini, di andare a trovare vostra nonna che dimora in un'antica villa dotata di ampi spazi aperti. Stiamo parlando del fascino ammaliante di Villa De Cordova a Tommaso Natale.

La molla che vi fa precipitare in questo luogo, oltre al grande affetto che vi lega ad una figura così cara e familiare, è sicuramente il desiderio di potervi giocare in tutta libertà. Mentre lo sguardo attento della nonna vigila le vostre attività ludiche, la vostra età infantile non vi rende consapevoli dell'importanza storica e della monumentale bellezza di ciò che vi circonda.

E non dimentichiamoci di Villa Resuttano – Terrasi è una delle dimore nobiliari più imponenti dei tempi del barocco siciliano Siamo nel 1762. E così, tra stucchi, affreschi, specchiere dorate e maioliche coloratissime.

Nonostante il loro inestimabile valore storico e artistico, molte ville settecentesche della zona hanno subìto il degrado e l'abbandono nel corso degli anni ma, grazie agli sforzi delle istituzioni locali e delle organizzazioni culturali, molte sono state restaurate e riaperte al pubblico, offrendo ai visitatori l'opportunità di ammirare la loro bellezza senza tempo e immergersi nella storia e nella cultura di Palermo.

Attraverso progetti di restauro, eventi culturali e programmi educativi, si spera di garantire che queste dimore storiche possano continuare a ispirare e affascinare le generazioni future, celebrando la magnificenza e il prestigio del passato di Palermo.
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