È la città delle leggende e dei miraggi: da Dedalo che costruisce le famose Stufe di san Calogero sul monte Kronio, all’isola Ferdinandea che sbuca dalle acque e si inabissa dopo poche settimane, lasciando tutti di stucco. Millenni di storia da percorrere lungo l’itinerario di dodici luoghi de "Le Vie dei Tesori", che arriva a Sciacca per la sua prima edizione, nei tre weekend dal 13 al 29 settembre (leggi l'articolo di approfondimento).
Palazzo Lazzarini è un antico palazzo nobiliare, tuttora abitato dai proprietari. La parte posteriore, la più antica, risale al Cinquecento e faceva parte dell’antico Palazzo Perollo (famoso per il “caso di Sciacca”).
Un trisavolo degli attuali proprietari, l’onorevole Giuseppe Licata, sindaco di Sciacca a fine ‘800, aprì la via Licata, che da lui prendeva il nome, aggiungendo alla primitiva struttura tutto il fronte in puro stile neoclassico. Ciò che rende unico il palazzo e conquista i visitatori è il profumo degli aranci amari del giardino segreto ricavato tra le mura.
Durante la visita si potrà scendere nelle enormi grotte di periodo preistorico, usate un tempo come magazzini e ubicate sotto il giardino, e nella “stanza dello scirocco”.
A Sciacca sono 12 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo a Sciacca, al costo di 15 euro.
Quegli aranci amari tra le antiche mura: le visite guidate a Palazzo Lazzarini di Sciacca
Il giardino di Palazzo Lazzarini