Indovina chi viene a Palermo: al Teatro Massimo c'è il regista (che non ti aspetti)

Vincitore quest'anno del premio Oscar per il miglior cortometraggio, il regista statunitense di "Grand Budapest Hotel" e "l'isola dei cani" è in città: ecco le foto

Balarm
La redazione
  • 12 luglio 2024

Il regista Wes Anderson con il sovrintendente del Teatro Massimo Marco Betta

Chi lo avrebbe mai detto, ma Palermo è una città che incanta tutto il mondo, lo sappiamo. Il celebre regista e produttore cinematografico statunitense Wes Anderson ha fatto tappa al Teatro Massimo.

Autore del famoso film d'animazione "L'Isola dei cani" e vincitore di 4 premi Oscar, è stato accolto dal direttore della Fondazione Teatro Massimo, Marco Betta, che lo ha accompagnato durante la visita guidata ed è stato spettatore del concerto delle formazioni giovanili del teatro.

«Ieri abbiamo accolto un ospite davvero speciale: il regista Wes Anderson, che dopo essere rimasto incantato dal nostro Teatro, ha molto apprezzato il concerto dei pianisti delle formazioni giovanili in Sala Stemmi». Ne dà notizia la Fondazione Teatro Massimo pubblicando le foto sui suoi proili social.

Wes Anderson, vero nome Wesley Wales Anderson, si contraddistingue per l'eccentricità delle sue produzioni e una personale cifra stilistica, che ha polarizzato la critica e gli spettatori e portato alla creazione di parodie, tanto che ormai l'aggettivo “andersoniano” è divenuto sinonimo di un certo tipo di estetica.

Tra i suoi lavori, a segnare il suo primo successo di pubblico, è nel 2001, il film "I Tenenbaum", storia di un padre di famiglia (interpretato da Gene Hackman) che, ormai anziano, tenta di riconquistare gli altri membri del bizzarro, colorito e nostalgico nucleo familiare. La pellicola ebbe un enorme successo, sia di critica sia di pubblico, tanto da essere nominato all'Oscar nell'anno successivo.

Nel 2014 è la volta di un altro film che gli dona nuova popolarità: "Grand Budapest Hotel", una storia a scatole cinesi che si svolge nella cornice di un esclusivo hotel montano delle Alpi carpatiche, in un minuscolo stato di fantasia dell'Europa centro-orientale.

Il film segue le avventure di Monsieur Gustave, concierge dell'hotel, e il suo giovane assistente Zero, e ruota attorno al caso del furto di un dipinto rinascimentale nel periodo precedente alla Seconda Guerra Mondiale. Il film è stato uno dei maggiori successi di critica e pubblico del regista, guadagnando quasi 175 milioni di dollari in tutto il mondo, e vincendo moltissimi premi fra cui quattro Oscar (su nove nomination).

Nel 2015 ha progettato il "Bar Luce" della Fondazione Prada a Milano, in Largo Isarco 2, con gli arredi che ricordano la cultura popolare e l'estetica dell'Italia degli anni Cinquanta e Sessanta.

Nel 2018 Anderson è ritornato alla tecnica dello stop-motion per il film "L'isola dei cani", il suo secondo film d'animazione e probabilmente quello più famoso.

Nel marzo 2024 vince l'Oscar per il miglior cortometraggio con "La meravigliosa storia di Henry Sugar".


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