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Violenza sulle donne, flash mob a Palermo: il messaggio degli studenti del Maria Adelaide

Attraverso la musica, i ragazzi hanno voluto trasmettere speranza, sensibilizzazione e solidarietà verso tutte le donne vittime di violenza

Balarm
La redazione
  • 25 novembre 2024

Il flash mob degli studenti del Maria Adelaide

Una giornata di emozioni e riflessione all’Educandato Statale Maria Adelaide, dove gli studenti delle classi terze della secondaria di I grado hanno dato vita a un toccante flash mob in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

L’evento si è svolto nel Giardino delle Palme dell’Educandato, ha visto protagonisti i giovani alunni e alunne che hanno eseguito con grande intensità il brano Shallow, celebre colonna sonora del film A Star is Born.

Ad accompagnarli, i docenti di strumento musicale, il maestro Renna alla chitarra e il maestro La Porta all’oboe, che hanno arricchito l’esibizione con la loro maestria, creando un’atmosfera suggestiva e carica di significato. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con le docenti di lingua inglese prof.sse Loredana Salamone e Anna Ferraro e la dirigenza scolastica, è stata un momento di condivisione artistica e riflessione su un tema di cruciale importanza.
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Attraverso la musica, i ragazzi hanno voluto lanciare un messaggio di speranza, sensibilizzazione e solidarietà verso tutte le donne vittime di violenza, ribadendo l’importanza dell’impegno collettivo per una società più giusta e rispettosa.

La scuola, quindi, gli studenti e docenti delle altre classi si sono fermati ad assistere all’esibizione, applaudendo con entusiasmo la performance e il significato profondo che la accompagnava.

L’evento si è concluso con un minuto di silenzio richiesto dalla Dirigente Scolastica Virginia Filippone «in memoria di tutte quelle donne che hanno perso la vita a causa di uomini fragili che non hanno tollerato la libertà di scelta delle donne di non amare» sottolineando agli/alle alunni//e che «l’amore non è possesso. Il rispetto dell’altro implica la libertà di amare ma anche la libertà non a sè».

Parole condivise da tutti i presenti, di continuare a lavorare insieme per costruire una cultura di rispetto e non violenza. Un piccolo gesto, ma dal significato potente, che dimostra ancora una volta come la scuola possa essere un luogo di crescita culturale e sociale.
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