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Un luogo nascosto a due passi da Palermo: alla scoperta delle Cascate di San Nicola

Le Cascate di San Nicola sono immerse nella natura più selvaggia, non trovate molte indicazioni per raggiungerle né nulla di turistico ad accogliervi. Ma ne vale la pena

Balarm
La redazione
  • 21 novembre 2020

Cascate di San Nicola

A volte basta spostarsi di poco dalla città per scoprire angoli incantevoli sconosciuti ai più. Le Cascate di San Nicola sono immerse nella natura più selvaggia, non troverete nulla di turistico ad accogliervi e avrete a disposizione poche indicazioni per raggiungerle. Ma ne vale davvero la pena.

Si trovano nella vallata di Bolognetta (in provincia di Palermo, a una trentina di minuti dal capoluogo siciliano), nel punto in cui i due promontori Torretta e Pizzo Cicero creano un restringimento.

A dar vita alla cascata è il fiume Milicia, tristemente noto alla cronaca per la sua potenza devastante in determinate condizioni, che sfocia nel mar Tirreno, fra Casteldaccia e Altavilla, ma sorge nella zona del bosco Ficuzza. Ha molti affluenti di piccola portata, in certi punti del suo percorso sparisce sotto terra, o dentro condotte artificiali, per poi emergere prodigiosamente e regalarci uno spettacolo di rara bellezza.

Risalendo il fiume si incontra boschetto di querce secolari di enormi proporzioni che prendono il sopravvento insieme alla macchia mediterranea.
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Il posto è anche un concentrato di storia. Vicino alla cascata, alla base del fiume, c’è una grotta dove si rifugiavano i briganti, tra cui Giovanni Boncoraggio di Canicattini Bagni, nel periodo in cui si cercava di unificare l’Italia.

A prendersi cura di questo posto, promuovendolo e costruendo con le loro mani la segnaletica di legno che troverete lungo il percorso, sono due ragazzi giovanissimi, innamorati del loro territorio e desiderosi di condividerne, anche tramite una pagina Facebook, lo splendore naturalistico.

Come raggiungere le Cascate di San Nicola

Per arrivare alle cascate da Palermo bisogna prendere l'autostrada per Catania e uscire allo svincolo di Casteldaccia, salire e seguire le indicazioni per Baucina, Ventimiglia e Ciminna. Proseguire sulla strada provinciale 61 e poi 16.

A circa 50 metri dall’incrocio tra le due provinciali, imboccare una stradina sulla destra e proseguire, sempre dritto, per un chilometro e mezzo in mezzo agli uliveti. Si arriva quindi in uno slargo dove si può posteggiare l'auto e proseguire a piedi.

Dobbiamo attraversare il fiume e proseguire per 900 metri, fare un'ultima salita e prendere un piccolo sentiero che scende alla nostra destra. Sentirete già il rumore dell'acqua e già è iniziata la poesia.
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