CRONACA
Un altro sogno infranto vicino a Palermo: perché il parco giochi "social free" chiude
Nato per offrire ai bambini uno spazio di gioco libero dalla tecnologia e dagli smartphone, il “parco social free” di Balestrate rischia di chiudere per sempre
Il parco giochi "social free" di Balestrate
Il parco nasce come un progetto innovativo, con l’obiettivo di contrastare l'isolamento digitale e offrire ai bambini e alle famiglie un luogo di aggregazione libera dalla tecnologia. L’idea alla base del progetto è quella di creare un'oasi lontana dalle influenze e dai condizionamenti dei social media.
Il cortile è stato concepito per accogliere diverse fasce d’età e offrire giochi e strutture pensati per stimolare la creatività e la collaborazione tra i bambini. Tra le caratteristiche specifiche del parco ci sono aree per attività motorie tradizionali come scivoli e altalene, ma anche zone di gioco interattivo.
Un piccolo anfiteatro, inoltre, era stato allestito per spettacoli e momenti di lettura all’aperto, destinati a coinvolgere l’intera comunità in attività educative e ricreative.
Oggi, però, il "parco social free" si arrende.
Il dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo "Rettore Filippo Evola" di Balestrate Benedetto Lo Piccolo ha deciso di chiudere il parco a tempo indeterminato, in seguito agli ennesimi atti vandalici.
Chiuso e silenzioso, il cortile "social free" è vittima della stessa indifferenza che voleva combattere.
«È stata danneggiata per la seconda volta la serra didattica acquistata con i fondi del Pon Fesr - spiega Lo Piccolo in una nota al sindaco di Balestrate Vito Rizzo - e questa volta è stata definitivamente devastata».
«Considerato che non sono garantite la vigilanza e la sicurezza dei luoghi che questo istituto ha concesso per le attività ludiche durante la sospensione della didattica - prosegue - comunico che da oggi il parco sarà chiuso a tempo indeterminato».
«Lo stesso - conclude - potrà essere riaperto quando l'amministrazione comunale garantirà a questo istituto la costante vigilanza dei luoghi con personale in presenza o con sistema di videosorveglianza ad alta risoluzione e garantirà la pulizia quotidiana condizioni minime per garantire uno stato dei luoghi in sicurezza».
Gli atti vandalici che hanno colpito quest’area, che doveva essere un luogo dedicato alla costruzione di relazioni autentiche, indicano un degrado culturale che appare sempre più difficile da contrastare.
Non si tratta semplicemente di danneggiare qualche gioco; ogni atto di vandalismo è un attacco diretto alla comunità e ai valori che cerca di costruire.
Anche l'ideatore del parco, il giornalista Riccardo Vescovo, infatti, esprime il suo sostegno nei confronti del dirigente dell'Istituto di Balestrate.
«Sono totalmente d’accordo con la decisione del dirigente scolastico Benedetto Lo Piccolo di chiudere il parco giochi - scrive Vescovo sul suo profilo Facebook - C'è un allarme sociale che non può essere ignorato. Questa comunità ha bisogno di una terapia d’urto per uscire dal letargo in cui è finita».
«Sono stato al parco sabato scorso ed era una vergogna - aggiunge - C'è tanta gente educata e tanti poveri bimbi che pagheranno colpe di altri, ma è arrivato il momento che tutti si sentano chiamati in causa».
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