TEATRO
Spasimo, Casa Professa e Cantieri: il teatro palermitano prova a tornare in scena
In un incontro con l'amministrazione, alcune compagnie teatrali e attori hanno anche chiesto gli strumenti per far partire una rassegna per l'estate in alcuni spazi della città
Uno scatto di una delle serate allo Spasimo per la rassegna "Esco"
È quello che chiedono gli attori e le compagnie teatrali palermitane riunitesi in assemblea ai Cantieri Culturali della Zisa. Il tutto in vista della creazione di una rassegna che possa rilanciare il teatro cittadino dopo il fermo dovuto al Covid.
«Non finanziamenti ma la possibilità di lavorare», tengono a precisare gli attori del collettivo appena formatosi “Rendiamo “COLTO” lo spazio Incolto” (in riferimento al possibile utilizzo di un’area all’interno dei Cantieri culturali alla Zisa) nel corso di un’assemblea svoltasi presso la Sala De Seta dei Cantieri culturali alla Zisa.
Durante l'assemblea erano presenti l’assessore comunale alle Culture, Adham Darwsha, e Pamela Villoresi, direttrice del Teatro Biondo. Melino Imparato, Alessandra Leone e Giuseppe Massa hanno illustrato i principi del progetto che li ha ispirati verso una bozza di cartellone estivo sotto il titolo “Scurò”. Mentre Matteo Bavera ha sottolineato il valore di servizio pubblico della proposta elaborata.
In questo senso, l’assessore Darwsha ha dato ampie rassicurazioni sulla condivisione, da parte dell’amministrazione comunale, del progetto e si è impegnato a redigere un progetto di fattibilità per il funzionamento di un teatro all’aperto; citando anche, oltre lo spazio incolto, altri spazi fuori dal centro storico destinabili al progetto.
Gli spettacoli della possibile rassegna ci sono già e sono quelli firmati direttamente dagli attori e registi che animano le compagnie palermitane, fra cui l'immancabile tributo a Franco Scaldati con "Oratorio per Don Giuseppe - Titì e Vincenzina".
A firmare il documento di richiesta, intanto, sono stati Serena Barone, Matteo Bavera del Teatro Garibaldi alla Kalsa, Umberto Cantone, Domenico Ciaramitaro del Teatrino, Paolo Ciquemani, Sabino Civilleri della compagnia Civilleri Lo Sicco, Mela Dell'Erba, Melino Imparato della compagnia Franco Scaldati, Francesca Impastato del Teatrino, Alessandra Leone, Valeria Sara Lo Bue, Fabio Lo Meo, Simona Malato, Giuseppe Massa della compagnia Sutta Scupa, Giuseppe Provinzano di Babel, Luigi Maria Rausa della compagnia Sconsajuocu, Antonella Sampino, il Teatro Mediterraneo Occupato.
A questi si sono aggiunti Mimmo Cuticchio, George Lavaudant e Borja Sidja per il sostegno poetico.
Un segnale di vita e voglia di ripartire, nel segno del recupero e della rinascita, che sia dalle macerie o in paszi che possono adattarsi alla semplice ed elegante legge della cultura teatrale che non può rimanere ancora a lungo con il sipario chiuso.
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