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Si può mangiare oppure no, scopriamo la Luffa: la pianta da balcone dalle mille risorse

È arrivata la primavera e con essa anche la voglia di dedicarsi corpo e mente al giardinaggio. Scopriamo cos'è la Luffa e coltiviamola insieme direttamente in casa

Balarm
La redazione
  • 19 aprile 2020

Luffa, la spugna vegerale

Rimanere a casa può essere un'occasione per riscoprire hobby e passatempi lasciati nel cassetto o coltivarne di nuovi, perchè i social e la tv non bastano ad occupare la giornata. E allora ci si dedica a tutte quelle attività che stimolano la creatività e aiutano a distrarsi come la preparazione di pane e biscotti fatti in casa o il giardinaggio.

Non stupisce infatti che da alcuni anni si sia diffusa la moda, se così la vogliamo definire, del ritorno alla natura, alla semplicità di un tempo, al bisogno di avere un contatto diretto e non invasivo con l'ambiente dal proprio appartamento. Basta un soleggiato terrazzo o un piccolo balcone per dilettarsi un po' tra fiori e ortaggi, e ricreare un angolo "green space".

Una pianta molto particolare che si può coltivare con facilità sul balcone di casa (e vale la pena provare) è la Luffa cylindrica: si tratta di una cucurbitacea che produce un frutto simile a una grande zucchina rampicante la cui polpa, una volta matura, appare solida, elastica e spugnosa.
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Sebbene sia commestibile e utilizzabile per arricchire il minestrone, il suo consumo principale non è legato alla tavola - a causa del sapore amaro e la consistenza particolarmente fibrosa - ma per ricavarne, una volta essiccata, una spugna naturale, ecologica e a costo zero, utile da usare sotto la doccia per l'igiene personale o per rendere brillanti piatti e stoviglie.

La coltivazione si effettua durante la primavera, da marzo a maggio, all'interno di vasi capienti e può avvenire acquistando piantine già sviluppate o semi online su Amazon o Ebay al costo di 1.99 euro circa.

Prima di interrare i semi, è consigliabile lasciarli in ammollo in acqua per circa dodici ore, così da favorire la germinazione. Se si sceglie di coltivarla sul balcone o sul terrazzo sarà opportuno munirsi di vasi che misurino minimo 30 centimetri di diametro e 40 centimetri di profondità.

Il contenitore dovrà poi essere cosparso sul fondo di materiali drenanti come ghiaia o argilla espansa per evitare i ristagni idrici e successivamente riempito con terriccio ricco di nutrienti. Inoltre ogni piantina (dato che si sviluppa in verticale) necessiterà di una rete metallica resistente su cui potrà arrampicarsi senza cedere al peso dei frutti.

Una volta sviluppate, le piante di luffa avranno bisogno di irrigazioni abbondanti e di una concimazione regolare durante tutto il periodo di crescita. Dopo la fioritura produrrà frutti simili a grandi zucchine o cetrioli, inizialmente verdi, che con il procedere della maturazione diventeranno sempre più marroni.

A quel punto sarà possibile raccogliere le zucchine e lasciarle seccare per qualche giorno in un luogo asciutto.

Per ottenere le spugne, occorre poi eliminare il picciolo e la buccia dei frutti ed estrarre la polpa schiacciando più volte la zucca dal centro verso l'esterno. In questo modo si rimuoveranno anche i semi, che potranno essere messi da parte per la semina dell'anno successivo.

Per ripulire in modo accurato la luffa da ogni tipo di impurità, è consigliabile lasciarla a bagno in una soluzione di acqua e bicarbonato per qualche ora, schiacciando ripetutamente la spugna e facendola poi asciugare con cura.

Per comodità, è utile legare una cordicella a ogni spugna, così che possa asciugare facilmente dopo ogni uso ed evitare la proliferazione di muffe e batteri. Quando sarà rovinata, la si potrà gettare nell'umido o nel compost.
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