OROSCOPO
Per gli amici (ultra-sensibili) dei Pesci, segno di febbraio: ecco cosa vi riserva l'Oroscopo
I transiti dei pianeti vi assistono armonicamente. Non temete i vostri picchi, le maree ondeggianti del cuore, ma accoglietele con grazia (come voi solo sapete fare!)
Il segno dei Pesci (grafica di Lulu Soleil)
Il sole ricomincia flebilmente a regalarci i suoi calorosi raggi, diffondendosi tra case e chiese, giardini e montagne. La natura appare di nuovo uniforme ed armoniosa, quasi invitasse ad abbandonarci ad un temporaneo incantesimo che nella sua avvolgente magia lascia privi di parole e ricolmi di emozione. Il mare e il cielo, come il canto delle sirene di Ulisse, ammaliano gli occhi, invitando ad essere contemplati, ammirati, abbracciati.
E non importa se domani, o tra un istante, al risveglio da questo miraggio, ci si ritroverà in Siberia, con -20 gradi. Ciò che conta è accedere nella santa bolla dell’Eternità, nel contatto puro con l’Essere, quello stato di grazia della mente – la Presenza – tanto osannato dagli orientali.
Tutto ciò che propone confini, argini, paletti, forma pre-definita – campi prediletti dall’opposta Vergine – innesca in lui la reazione di evasione, fuga, rifiuto, e per inverso il desiderio di confermare la sua visione ampia, trasformatrice, ambigua, multiforme e continuamente contraddittoria della vita.
Il Pesci è governato dal pianeta Nettuno, signore delle profondità marine, dei movimenti imprevedibili dell’inconscio - ora limpidi e creativi ora torbidi e distruttivi - dell’emotività, della poesia e dell’ispirazione divina.
Questo spinge al massimo le qualità percettive e psichiche del nativo, che si trova continuamente esposto ai flutti dell’instabile meteorologia del bizzoso Dio, il quale se tutto va bene lo sprona a vivere in un’estasi irrequieta, all’insegna della novità e dell’esotico, se tutto va male – ma le due non sono mai alternative nette – lo condanna ad un’esistenza ai margini della normalità, marchiata in casi estremi da profondi disagi, riassumibili nei termini di "ospedali, ospizi, carceri e manicomi".
Qualunque Pesci, che tale si ritenga, d’altra parte, una sottile sensazione di non appartenere a questo mondo, di transitare in qualità di ospite speciale – per non dire di pesce fuor d’acqua – per metà incarnato e per l’altra incorporeo e olografico, la sente sempre.
Questo stato straordinario di coscienza, indubbiamente potenzia il desiderio di trascendenza, di svincolarsi dalla pensante e greve materialità, per raggiungere il sentimento cosmico di unione col tutto e così dispiegare le proprie intime qualità.
Dall’altro lato lo pone nei confronti della vita come un viandante sperduto alla ricerca del redentore - l’agnello di Dio della liturgia che «toglie i peccati dal mondo» - di una figura che possa liberarlo dai patimenti, sollevandolo da ogni responsabilità e peso, per farlo approdare una volta per tutte nella terra promessa dell’anima. Finché il Pesci gravita all’interno della sua bolla, della suo mondo attutito ed ovattato, sotto la speranza – talvolta l’illusione – della luce, tutto scorre.
Non appena però si scosta da quello slancio idealistico, si trova esposto alle fauci di una psiche iperattiva, che rischia di incartarsi su sé stessa. La luna è un altro pianeta legato al segno e con la sua ricettività, femminilità, oscillazione emotiva potenzia ulteriormente le doti para-normali e ultra-sensibili del trasognato Pesce: visioni, allucinazioni, rivelazioni, telepatia, connessione con l’invisibile, scrittura automatica, danze sacre, pullulano nella mente dalle diramate sinapsi creando continui ghirigori.
Per non parlare del desiderio di unione, fusione, ma anche con-fusione, con l’amato. L’affettività sconfinata, senza paletti, rischia di sommergere l’oggetto d’amore, ma anche se stesso. Oppure condannarlo ad una ricerca del partner ‘perfetto’, che accolga, allevi e condivida con lui il peso della sua empatia cosmica.
La missione del pesci è quella, in qualità di ultimo segno dello zodiaco, di portare l’essere umano alla sua piena consapevolezza: quello stato mistico di accettazione totale di tutto ciò che accade.
E infine come suggerisce lo stesso simbolo – costituito da due linee verticali, unite da un trattino centrale – unire gli opposti assoluti – buio e luce, ragione e incoscienza – per farli muovere in una melodiosa danza collettiva. Non temete dunque i vostri picchi, le maree ondeggianti del cuore, ma accoglietele con grazia (come voi solo sapete fare!).
Per questo mese, i transiti dei pianeti vi assistono armonicamente. Il 19 il sole entra nel vostro segno, nel quale resterà sino al 20 marzo.
Numerosi i pianeti in Acquario che stazionano nella XII casa, porzione dell’oroscopo intimamente legata al Pesci. La tensione verso il raccoglimento sarà forte con Giove, Saturno, Venere e Mercurio in Acquario. La rivalutazione del rapporto di coppia potrebbe essere il tema dominante del mese, vissuto in modo piuttosto impellente: pensieri di rinnovamento, di ricerca, potrebbero portarti verso altri lidi.
Ma il cambiamento non può non avvenire senza un certo desiderio preventivo di isolamento, per ricaricare le batterie del cuore, e per fare il punto con quello che gli ultimi mesi hanno portato.
Marte e Urano nell’amico Toro, in sestile, vi incoraggiano inoltre ad espandervi nelle comunicazioni e nei piccoli spostamenti: rischiara la gola, senza graffiarla troppo, perché è il momento di sputare il rospo su quello che ti angustia e che accetti per amore del quieto vivere.
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