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Nasce la "Covid19 Test Area": all'aeroporto di Palermo tamponi ai passeggeri in arrivo

Oltre mille metri quadrati, tra sale d’attesa, sala test e otto postazioni per il prelievo dei tamponi antigienici rapidi gratuiti. Ecco come funziona il nuovo spazio

Balarm
La redazione
  • 20 ottobre 2020

La "Covid-19 Test Area" allestita all'aeroporto di Palermo

Un nuovo spazio, di oltre mille metri quadrati, dedicato ai test e ai tamponi Covid-19. È quello appena aperto all'interno dell'aeroporto "Falcone Borsellino" di Palermo dove è stato realizzato lo spazio "Covid-19 Test Area".

Qui verranno effettuati i tamponi ai passeggeri in arrivo da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Inghilterra, Irlanda del Nord, Repubblica Ceca e Spagna (ed eventuali altre provenienze decise dai governi nazionale e regionale).

Oltre mille metri quadrati, tra sale d’attesa e sala test, nei locali dell’ex Rent a Car, con una batteria di otto postazioni per il prelievo dei tamponi antigienici rapidi gratuiti (referto in 15 minuti, a cura di medici e infermieri dell’Asp di Palermo, coadiuvati dai sanitari dell’Usmaf, l’ufficio della sanità aeroportuale.

Come funziona la "Covid Test Area"

All’arrivo in aeroporto i passeggeri devono registrarsi sul sito della Regione Siciliana dedicato al Coronavirus. Nella sala ritiro bagagli troveranno un info point, dove presentare al medico presente al banco l’attestazione di test molecolare o antigenico, effettuato con esito negativo nelle 72
ore antecedenti l’ingresso in Italia. In tale caso, il passeggero non dovrà ripetere il test.
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All’info point potranno essere ritirati o scaricati attraverso QR code i moduli cartacei da compilare e consegnare al personale dell’Usmaf al momento di sottoporsi al tampone.

Senza il test effettuato in partenza, infatti, i passeggeri dovranno sottoporsi obbligatoriamente al tampone, che potrà essere effettuato direttamente in aeroporto (tampone rapido gratuito con referto in 15 minuti) presso la struttura “Covid 19 - Test Area” raggiungibile a piedi attraverso il percorso pedonale indicato dalla segnaletica all’uscita del terminal arrivi.

Il passeggero dovrà esibire la carta di imbarco entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale, presso le Asp (Azienda sanitaria provinciale) territoriale, con la raccomandazione - in attesa di sottoporsi al test - di restare in isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora, anche temporanea.

Per ridurre i tempi di attesa necessari per lo screening sanitario, Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale di Palermo "Falcone Borsellino", ha predisposto una pagina sul proprio sito utile alla compilazione online dei moduli di registrazione necessari per il tampone.

L’invio del form di registrazione equivale a una pre-accettazione, ovvero la volontà di fare il tampone una volta arrivati all’aeroporto di Palermo, che potrà essere fatta con largo anticipo rispetto al giorno di arrivo, assieme alla compilazione online dei moduli.

La pre-accettazione non determina un ordine di prenotazione, ma riduce notevolmente i tempi di attesa visto che queste procedure vengono fatte di solito a mano dai tecnici Usmaf nella modalità intervista.

«Esprimo apprezzamento per la capacità dell’aeroporto di adeguarsi velocemente agli standard di sicurezza - afferma Leoluca Orlando, sindaco di Palermo - Questi nuovi spazi, uniti alle procedure online, abbatteranno i tempi di attesa per i test e garantiranno il controllo sui passeggeri in arrivo dai paesi considerati a rischio».

«Oggi facciamo un passo avanti sui controlli per il contenimento dei contagi - dice Giovanni Scalia, amministratore delegato di Gesap -. La Covid Test Area, oltre a essere più ampia dell’attuale sede, sarà in grado di attivare contemporaneamente più postazioni mediche per i test, grazie all’intesa con l’Asp di Palermo per la maggiore dotazione di medici e infermieri sul campo.

Siamo soddisfatti - conclude Scalia - del risultato raggiunto con la stretta collaborazione con Asp, Usmaf e con tutti gli enti che operano in aeroporto, a garanzia dei passeggeri e dei cittadini siciliani».
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